Dalla prossima stagione di Eccellenza ai nastri di partenza ci sarà lo Sporting Vallone, club che unisce le squadre del comprensorio partendo dal Mussomeli. Abbiamo fatto il punto della situazione con il presidente Salvatore D’Amico, queste le sue parole a Goalsicilia.it.
Presidente, parlami del progetto Sporting Vallone…
“Nasce dall’unione dei dirigenti di Mussomeli e Atletico Campofranco, ma in progetto c’è di inglobare proprio tutto il Vallone. Quindi anche gli amanti del calcio di Acquaviva, Sutera e Milena. Aspettiamo l’ufficialità dell’ok del cambio di denominazione ma di fatto sarà questo”.
I colori sociali?
“Sono giallo, rosso e blu. Nel logo abbiamo messo pure il bianco anche perché le squadre dei comuni che ti ho citato hanno bene o male questi colori”.
La maglia sarà particolare…
“Stiamo cercando, non è facile trovare l’abbinamento di giallorossoblù, ma sarà bella”.
Parliamo di futuro, che campionato sarà?
“Vogliamo essere la sorpresa del campionato. Con la conferma di mister Sclafani sappiamo che avremo una squadra votata a giocare a calcio”.
Passiamo ai calciatori: confermati Fabio Messina e Panepinto, sono arrivati Polito e Palazzo…
“Ci sono squadre molto più attrezzate che lotteranno per l’alta classifica, noi vogliamo essere un outsider, una mina vagante. Stiamo costruendo un’ossatura d’esperienza con calciatori che conoscono la categoria molto bene e gli affiancheremo un po’ di giovani interessanti”.
Arriveranno altri Over?
“Abbiamo tante trattative in corso, stiamo valutando. Dobbiamo puntellare per bene la difesa, almeno un centrale d’esperienza arriverà. Prenderemo anche giovani, anche se non più Under, che hanno già qualche anno di calcio a questi livelli come alcuni 1998 e 1999”.
Vi serve anche il portiere visto l’addio di De Miere…
“Certamente. Non è facile trovarlo perché il mister vuole un numero 1 che sia bravo anche con i piedi. Nei prossimi giorni ci saranno novità”.
Ti chiedo l’ultima cosa. Qualche tifoso storce il naso per questa fusione?
“Sicuramente qualcuno non sarà felice. La gente però dovrebbe capire che vista la situazione economica del calcio in generale l’importante è continuare a farlo. In zona nel recente passato abbiamo perso il Campofranco, il Serradifalco qualche anno fa o la stessa Nissa hanno fatto la stessa fine. Se si vuole avere un calcio locale bisogna necessariamente unire le forze”.
Giocherete ancora a Campofranco?
“Sì, c’è un impianto molto importante. A Mussomeli abbiamo i progetti ma il campo è quello che è ormai da tanti anni”.