Siracusa, Vazquez a GS.it: “Qua sto bene, possiamo toglierci belle soddisfazioni. I tifosi…”

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È considerato potenzialmente uno dei migliori attaccanti della categoria e dopo 20 gol in D ha già segnato quattro volte con la maglia del Siracusa. Ci riferiamo a Federico Vazquez, bomber degli aretusei. Con lui abbiamo fatto il punto della situazione, queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Federico, parto con una curiosità: perché ti chiamano ‘Cabezon’ (testone)?

“Mio papà mi chiamava così da piccolo e mi è rimasto. Ero molto magro e avevo la testa un po’ più grande e tanti capelli, poi crescendo si è equilibrato tutto ma il soprannome è rimasto (ride, ndr)”.

Passiamo al calcio. Sabato vittoria preziosissima contro il Bisceglie…

“Nel primo quarto d’ora abbiamo sofferto un po’, poi siamo cresciuti e di fatto siamo stati padroni del campo e del gioco. Soprattutto nella ripresa abbiamo creato tanto, il gol è arrivato nel finale ma abbiamo meritato i tre punti”.

Come ti trovi a Siracusa?

“Ho vissuto in tante parti del mondo, ma qua in Europa si sta veramente bene. La città è molto bella, se ci sono sempre tanti turisti non è un caso. Insomma sto davvero bene”.

Hai già girato un po’ la Sicilia?

“Non tantissimo onestamente. Qui sono stato ad Ortigia ovviamente, allontanandomi un po’ ho fatto un giro a Taormina. Mi hanno parlato molto bene di Ragusa e Noto, vorrei fare una passeggiata in futuro”.

Siracusa squadra multietnica…

“Siamo tanti argentini, alcuni di loro li conosco da anni, ancor prima dell’esperienza al Troina. Hai detto bene, siamo una rosa multietnica, ovviamente parliamo tutti la stessa lingua, dagli africani, agli argentini, agli italiani. Queste esperienze ti fanno crescere tanto anche dal punto di vista umano”.

Come valuti il tuo primo scorcio di stagione?

“Non sono mai soddisfatto. Quando uno fa bene può sempre fare meglio e quando riesce a fare meglio può crescere ancora. Penso che in una nuova categoria ed un nuovo club, occorra sempre un po’ di tempo per ambientarsi. Tutto sommato questo avvio è accettabile ma, ti ripeto, si può fare sempre meglio”.

Hai già segnato quattro gol, tre in campionato ed uno in Coppa…

“Ti avrei detto le stesse cose anche se avessi segnati 10. Bisogna sempre fare di più e lavorare al massimo. La vittoria col Bisceglie ci permette di lavorare con più tranquillità”.

Quali sono i tuoi obiettivi personali?

“Quello che conta è aiutare la squadra. A me piace sempre vincere, sia a livello di squadre che personale. Voglio sempre crescere, oggi sono in Serie C, l’obiettivo è la Serie B e perché no anche la Serie A. Dal punto di vista calcistico mi piace continuare a crescere per competere con giocatori sempre più forti”.

Hai già ricevuto qualche chiamata da squadre di categoria superiore?

“In estate il mio procuratore credo abbia avuto qualche contatto, ma ho preferito rimanere qui a Siracusa con una società che conoscevo già bene. Andare via a gennaio? Io sono qui e sto bene, ho un contratto e darò tutto per riportare il Siracusa dove merita. Penso che la posizione di classifica di oggi non è quella che merita questo club”.

I tifosi vi hanno parecchio criticato fino a qualche settimana fa. È difficile giocare senza il sostegno del proprio pubblico?

“Penso che bisogna dare sempre tutto a prescindere. È normale che ai tifosi qualche giocatore piace di più, qualcun altro meno, succede ovunque così. Quando accumuli alcune sconfitte di fila si crea un brutto ambiente, facendo buone prestazioni e raccogliendo risultati sono certo che la gente si riavvicinerà. I tifosi pagano il biglietto, è giusto che alla fine giudichino sia nel bene che nel male”.

Sabato andate a Matera…

“Dopo la penalizzazione loro sicuramente cercheranno di fare punti velocemente per tirarsi fuori da quella classifica. Noi però sappiamo che abbiamo altrettanto bisogno di punti, andremo là per vincere e continuare nel filotto positivo. Dovremo dare tutto perché non sarà facile”.