Siracusa, Valente: ”Ho accettato subito di venire qui. Futuro? Punto al massimo”

30

“Di certo resta un po’ l’amaro in bocca perché con quella prestazione potevamo prendere punti im

“Di certo resta un po’ l’amaro in bocca perché con quella prestazione potevamo prendere punti importanti. Siamo stati condannati dagli episodi ma guardiamo avanti”. Il Siracusa, sconfitto a Lecce, esce dal ‘Via del Mare’ con zero punti ma con qualche certezza in più. Tra le note liete degli azzurri figura Nicola Valente che, giornata dopo giornata, si sta dimostrando una delle rivelazioni del girone. Ai microfoni di “Tuttolegapro.com”, proprio l’esterno veneto, ha fatto il punto sul campionato dei siciliani.

Sabato sei partito dalla panchina a causa di un attacco di febbre…

“Ho avuto un’influenza bella pesante (ride, ndr). Per fortuna è passata e oggi mi sono allenato regolarmente”.

Sottil ti ha inserito sul 2-0 e hai avuto un grande impatto sul match sfornando anche l’assist per il 2-1…

“Sono entrato nel momento in cui la squadra stava spingendo e, servito da Toscano, ho messo una palla su cui De Silvestro è arrivato col tempo giusto. Gol merito di tutti, di un’orchestra che funziona”.

Dopo un inizio difficile, siete riusciti a inanellare una buona serie di risultati positivi…

“Dall’inizio, anche quando galleggiavamo nelle posizioni basse, sapevamo che tipo di squadra eravamo e che potevamo essere. Abbiamo sempre lavorato nella stessa direzione e per fortuna sono cominciati ad arrivare i risultati. Eravamo consapevoli di essere una buona squadra. Ora intanto pensiamo alla salvezza, poi chissà…”.

Un pensierino ai play off lo fate?

“Sembrerà scontato dire che la salvezza è il nostro obiettivo, ma effettivamente lo è. Dopo aver raggiunto i punti necessari, magari possiamo anche divertirci e vedere a cosa si può arrivare. Nel calcio non si sa mai”.

Nel prossimo turno incontrate un Melfi in difficoltà…

“Per noi è come se fosse una finale. Dobbiamo gestirla come una gara da dentro o fuori. Loro sono nella parte bassa della classifica ma dovremo affrontarla con umiltà o si rischiano brutte figure”.

Com’è nata la trattativa che ti ha portato al Siracusa?

“Ero finito fuori lista al Pordenone, il mio procuratore conosceva Sottil, si sono sentiti e da un momento all’altro mi sono ritrovato qui. La sera ero a Pordenone, il mio agente mi ha detto ‘Andiamo a Siracusa’ e senza pensarci l’indomani ero già in Sicilia. Volevo giocare ed era l’occasione giusta”.

Come ti trovi in Sicilia?

“Mi sono trovato subito bene. C’è un calore umano molto più forte rispetto al nord. I tifosi sono di un’altra categoria, ci danno sempre quel qualcosa in più per scendere in campo col piglio giusto”.

Ti senti pronto per ambire ad obiettivi più importanti?

“Nella mia vita ho sempre puntato al massimo. Per tanti anni ho fatto la serie D, il calcio mi ha fatto sudare tanto. Ero stato acquistato da una società che mi aveva vincolato fino a 25 anni. Per andare a Pordenone mi sono dovuto comprare il cartellino. Alle volte queste cose ti fanno venire un po’ più di fame. Punto a finire bene la stagione qui, il mio desiderio sarebbe arrivare a obiettivi importanti col Siracusa, ma sicuramente la voglia è quella di arrivare sempre più in alto”.