Il Siracusa espugna lo stadio Oreste Granillo e allunga in classifica, portandosi a sei punti di distanza dalla Reggina, seconda in classifica. Il protagonista assoluto della serata è stato Joaquin Suhs, autore di una doppietta decisiva che ha ribaltato il momentaneo vantaggio amaranto, regalando agli azzurri una vittoria pesantissima nella corsa alla promozione.
Due reti diverse tra loro, ma entrambe frutto di una grande lettura del gioco e della sintonia perfetta della squadra. La prima, di testa, è arrivata su un’intuizione di Mimmo Maggio:
«Sui calci piazzati attacco solitamente il secondo palo, ma stavolta Maggio mi ha suggerito di posizionarmi tra i due centrali. Poi Di Grazia mi ha messo una palla perfetta e non ho dovuto far altro che indirizzarla in porta».
La seconda rete, di sinistro, è nata da un consiglio di Marco Baldan:
«Mi ha detto di andare convinto, che avrei fatto doppietta. Sulla respinta la palla mi è capitata sul petto, di solito la rimetto in mezzo, ma visto che ero solo ho calciato nel miglior modo possibile ed è andata bene».
Dopo il triplice fischio, la festa sugli spalti e negli spogliatoi è stata totale, come raccontato ai microfoni di SiracusaNews.it:
«È stata una giornata incredibile ed era giusto festeggiare così. Sapevamo il peso di questa partita, ma il campionato non è ancora finito. Questa vittoria ci dà ancora più consapevolezza della nostra forza».
Obiettivo Locri: voglia di rivincita
Adesso, però, la testa è già al prossimo impegno casalingo contro il Locri, squadra che all’andata inflisse agli azzurri una sconfitta ancora indigesta:
«Quella partita ce la ricordiamo bene. Non abbiamo fatto una bella prestazione e domenica dovremo mettere il 110% per prenderci la rivincita».
La crescita del Siracusa e l’ambizione Lega Pro
Oltre alla gioia per il successo, Suhs ha voluto sottolineare la crescita costante della squadra sotto la guida dello staff tecnico:
«Abbiamo uno staff preparatissimo che ogni giorno ci dà indicazioni per migliorare. Poi il gruppo è formato da giocatori di qualità e personalità immense. Sappiamo che il nostro modo di giocare richiede grande responsabilità: costruiamo spesso l’azione da dietro e giochiamo uomo su uomo. Non possiamo permetterci errori, ma è bello così, perché sappiamo di proporre un calcio diverso rispetto agli altri».
L’entusiasmo è alle stelle, la squadra è lanciata, ma il Siracusa sa che la stagione è ancora lunga. Il sogno della Lega Pro è più vivo che mai, ma per realizzarlo bisogna continuare a vincere. A partire da domenica prossima, quando al De Simone arriverà il Locri.