Marco Montagno, attaccante reduce dalla promozione in D con la maglia del Siracusa, a Goalsicilia.it ha detto:
ESSERE FIGLIO DEL PRESIDENTE: “Essere il figlio del presidente penso sia un problema nel momento in cui l’ambiente, la gente e, soprattutto i tuoi compagni di squadra, te lo fanno pesare. Non è mai successo in questi due anni a Siracusa. Questo perché tutti si sono sempre resi conto che non era la solita situazione del padre che agevola il figlio, ma io quello che ho avuto me lo sono sempre guadagnato.
Mio padre sin da bambino mi ha inculcato i veri valori e mi ha sempre lasciato libero di scegliere e sbagliare con la mia testa. Quest’anno, dopo l’ottima stagione dell’anno scorso, avevo varie richieste importanti per andare via ma sono voluto rimanere fortemente perché mi sentivo che lo scorso anno avevo lasciato qualcosa in sospeso. Non potevo andare via in quel modo da Siracusa, quest’anno fortunatamente è andato come speravo e ho raggiunto l’obiettivo che mi ero prefissato insieme ad un gruppo incredibile che mi ha fatto crescere tanto sotto tanti punti di vista”.
LA MIA STAGIONE: “È stato un anno difficile, siamo partiti sotto gli occhi di tutti con il freno a mano tirato ma siamo stati bravi a sistemare le cose a dicembre quando sono arrivati giocatori di grande esperienza che ci hanno dato una mano soprattutto a livello mentale. Personalmente sicuramente non è stato come l’anno scorso, in cui ho trovato molta più continuità senza mai avere infortuni.
È stato un anno particolare, ma ho capito che per vincere ci vuole la giusta competizione e l’importante è mettersi a disposizione dei compagni, prima di tutto, poi dello staff che fa le sue scelte. La bravura di un giocatore che ha l’obiettivo di vincere è quella di dare sempre il massimo durante la settimana e farsi trovare pronto quando ti danno la possibilità di giocare, io penso di aver sempre dato il massimo e questa è la cosa più importante”.
FUTURO: “Nel mio futuro in questo periodo c’è un mix di emozioni. È difficile dopo due anni andare via da una piazza come Siracusa, ma penso che trovare una società seria e ambiziosa con un bel progetto per fare bene, possa darmi grandi stimoli”.