Salvo Montagno, ancora per pochi giorni presidente del Siracusa (poi sarà amministratore delegato), a Goalsicilia.it ha fatto il punto della situazione.
EMOZIONI: “Non ci sono parole per descrivere la gioia per avere portato questo club in Serie D. L’obiettivo c’era da inizio stagione, a luglio eravamo convinti di avere costruito una squadra che poteva ammazzare il campionato, ma il campo non ci ha dato ragione”.
ADDRIZZARE IL TIRO: “Siamo stati costretti a cambiare l’allenatore, a rafforzare la rosa. Devo dire che questo cambiamento ci ha portato a cambiare rotta e ad ottenere, anche se dopo i play off, il salto in D”.
L’ESPERIENZA: “Abbiamo preso gente abituata a vincere e che ha ottenuto tanti successi nelle ultime stagioni. Da Pettinato a Privitera, passando per Iraci, gente che ha vinto l’anno scorso come Belluso. Grazie al loro aiuto siamo riusciti a coronare un sogno”.
I TIFOSI: “Il sogno più grande è stato vedere il De Simone pieno, oltre 6.000 tifosi davvero emozionante. Dopo l’andata di Enna ho dichiarato che saremmo andati in D, che i nostri tifosi avrebbero fatto la differenza, così è stato. Anche quando a fine primo tempo eravamo sullo 0-1 hanno continuato ad incitare la squadra”.
FAIR PLAY: “Altra emozione il fair play che c’è stato tra due società e due tifoserie che meritano altre categorie. I nostri tifosi hanno applaudito sia la squadra che i tifosi ennesi, questo deve essere lo sport”.
GLI ERRORI ARBITRALI: “Episodi che in una partita ci possono stare. Capisco le lamentele, ma allora anche noi avremmo dovuto protestare perché il loro gol è stato viziato da un fallo ad inizio azione su Savasta. Ribadisco, fa parte del calcio”.
LA FORMULA DELL’ECCELLENZA DEVE CAMBIARE: “È assurdo che l’ultima partita è stata giocata oltre la metà di giugno, con la stagione regolare terminata due mesi prima. Occorre cambiare formula, è uno stillicidio economico. Noi abbiamo aspettato due settimane dalla fine del campionato alla finale play off regionale, poi un ulteriore mese per la fase nazionale. Troppo”.
MODIFICHE SOCIETARIE: “A febbraio io e Alessandro Ricci abbiamo fatto un accordo, lui sarebbe diventato il presidente con il 51% delle quote. Era un accordo verbale, ma la parola tra noi è come un contratto notarile. Io sarò l’amministratore delegato, tra poco andremo dal notaio a ratificare tutto. Ho fatto un passo indietro per il bene del Siracusa, io ho l’azzurro nel cuore. Siamo una Srl, abbiamo fatto entrare in società il dott. Manservigi. Vogliamo fare bella figura anche in Serie D”.
BUDGET E RICONFERME: “Come dicevo vogliamo fare bella figura anche il prossimo anno, il nostro budget è impegnativo. Discuteremo nei prossimi giorni di questo e anche delle eventuali riconferme del ds Castorina e di mister Cacciola. Hanno fatto benissimo, ma ovviamente ci dobbiamo incontrare”.
LA ROSA: “Io non entro mai in questioni tecniche. Sicuramente ti dico che, secondo me, il blocco di 12/13 giocatori va riconfermato, a questo si aggiungeranno i rinforzi. Quest’anno la differenza l’ha fatto la compattezza dello spogliatoio e il nostro gruppo era davvero unito, non si deve disperdere. Gruppo di ragazzi eccezionali, che hanno dimostrato attaccamento alla maglia”.
GIORDANO: “È una bandiera di questo club, vedremo cosa potremo fare per trattenerlo”.