Siracusa, Cutrufo a GS.it: ‘’Mio addio concreto. Punto della situazione e spiego nostro mercato’’

Abbiamo fatto il punto della situazione con Gaetano Cutrufo, presidente del Siracusa. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Presidente, di recente hai fatto due comunicati piccanti. Cosa è successo?

“Non è successo nulla, semplicemente stiamo vivendo un periodo difficile ma a livello globale. Per farti capire, a dicembre della scorsa stagione abbiamo ricevuto dalla Lega un contributo di circa 300.000 euro, quest’anno sono stati 80.000, insomma un terzo. Aggiungi che gli sponsor sono sempre meno, che il pubblico non fa registrare numeri esorbitanti… Insomma la somma di tutto ciò mi ha fatto arrivare in difficoltà in un momento importante, con delle scadenze riguardanti sia la scorsa che la stagione in corso, dovendo apportare personalmente denaro alle casse della società”.

Gli stipendi dei calciatori…

“Non avanzano un centesimo. Abbiamo avuto una mancanza sulla situazione dei contributi, ma stiamo cercando di risolverla per evitare la penalizzazione. Tanti di quelli che criticano purtroppo non sanno che una società a questi livelli costa circa 400.000 euro a bimestre, non è facile”.

Stai valutando la possibilità di andare via?

 “Sto valutando seriamente la possibilità di lasciare. Ho già iniziato ad avere qualche colloquio per cedere la società. Sinceramente sono stanco. Non mi diverto più, perdo tanti soldi, perché continuare?”.

Posso chiederti perché non ti diverti più?

“Ho troppi impegni lavorativi e questo ‘passatempo’ costa troppo in tempo e denaro. È pensabile che una persona normale, perché io sono un normalissimo imprenditore non un magnate ricchissimo, possa spendere di tasca sua circa 700.000 l’anno?”.

Insomma tra ricavi ed uscite la differenza è 700.000 euro in negativo…

“Esattamente. Tra l’altro noi abbiamo una squadra buona ma normale, se la facessi ancora più forte costerebbe il doppio. Da solo non posso più sostenere un esborso così pesante, l’ho fatto per tanti anni sia qua che a Palazzolo, oggi non ci sono più le condizioni. Ho cercato in tutti i modi di farmi dare una mano da qualcuno, ma visto che del calcio frega poco… Quando troverò qualcuno interessato al club, che abbia più voglia di me di proseguire nel progetto, mi metterò da parte”.

Insomma nessun pericolo di abbandono…

“Non esiste, non abbandono niente e nessuno. Ho l’obbligo di dare continuità, mi farò da parte solo quando troverò qualcuno. E voglio precisare che, scrivilo in maiuscolo, finché sarò qua tutto funzionerà al meglio”.

Passiamo al calcio giocato. Che giudizio dai al primo scorcio di stagione?

“Sono soddisfatto. Avremmo potuto fare meglio in casa, lo abbiamo fatto in trasferta compensando un po’. Siamo quarti dietro le tre big del torneo, non posso che essere contento. Il mister lavora bene, i calciatori danno sempre tutto, devo fare un plauso a tutti loro”.

Da quanto si legge in giro ci sono tanti giocatori in partenza, qualcuno comincia ad avere paura di un possibile smantellamento…

“Sono tutte grandissime cavolate!”.

Magnani…

“Se va via, sottolineo se, sarà solo per un club di categoria superiore”.

Si è letto anche di Parisi alla Leonzio…

“Altra enorme cavolata quanto una casa. Per Parisi vale lo stesso discorso di Magnani, se va via è per un club di categoria superiore. Non escludo però che per entrambi ci sia la possibilità, sì di cederli, ma di farceli lasciare fino a giugno”.

De Vito…

“Forse va via perché vuole avvicinarsi a casa, ma non c’è nulla di certo”.

 Altri movimenti?

“Faccio un riepilogo. I nostri giovani, che riteniamo importanti, vanno via solo se si concretizza la possibilità di cederli in club di categoria superiore. Ribadisco però con la possibilità che rimangano con noi fino a giugno. Dei grandi andrà via qualcuno tra coloro che ha trovato meno spazio. Ci siederemo con mister Bianco e col direttore Laneri e valuteremo cosa fare. In entrata per adesso non c’è nulla di concreto, la rosa è abbastanza ampia  e competitiva, magari rimpiazzeremo chi va via”.

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Dario Li Vigni