Siracusa, bunker d’Italia: la miglior difesa dalla Serie A alla Serie D e un sogno chiamato Lega Pro
Una difesa di ferro, un allenatore vincente e 4.000 tifosi pronti a spingere la squadra verso un sogno. Il Siracusa guida il Girone I di Serie D con 63 punti in 27 partite, superando la corazzata Reggina e conquistando lo scettro di miglior difesa d’Italia, dalla Serie A alla Serie D, con appena 13 gol subiti.
Un dato che fa impallidire anche squadre di categorie superiori: Napoli e Spezia, le migliori difese rispettivamente di Serie A (23 gol subiti) e Serie B (22 reti incassate), hanno subito molte più reti della formazione siciliana. Un primato costruito con sacrificio, lavoro tattico e un’identità precisa.
Domenica scorsa, la squadra aretusea ha consolidato il primato vincendo 2-0 in trasferta contro l’Enna, centrando l’ottava vittoria nelle ultime nove partite. A sette giornate dalla fine del campionato, il Siracusa ha tre punti di vantaggio sulla Reggina e può vantare anche il miglior attacco del girone con 54 reti segnate.
Turati, il condottiero dal cuore siracusano
Dietro a questo capolavoro difensivo c’è la mano di Marco Turati, allenatore classe 1982, nato a Lecco ma ormai siracusano d’adozione. Ex difensore centrale con 198 presenze in Serie B e oltre 350 gare tra i professionisti, Turati ha chiuso la sua carriera da calciatore proprio a Siracusa, disputando tre stagioni in Lega Pro dal 2016 al 2019.
Dopo il ritiro, è entrato subito nello staff di Vincenzo Italiano, attuale tecnico del Bologna, accompagnandolo nella storica promozione dello Spezia in Serie A e nelle due finali di Conference League con la Fiorentina.
Adesso, al suo debutto da primo allenatore, sta stupendo tutti: «Ho un gruppo meraviglioso. Non è la quantità del minutaggio che conta, ma la qualità. In questa squadra chiunque può fare la differenza, anche giocando solo cinque minuti».
Come riportato da Repubblica Palermo, il suo legame con la città è fortissimo: «L’ultima partita da calciatore con questa maglia la ricordo ancora: Siracusa-Catanzaro. Ripartire da qui, da allenatore, è stato motivo di grande orgoglio».
Nel suo percorso ha avuto maestri importanti: «Ho avuto più di 25 allenatori e ho cercato di imparare da tutti: da Maurizio Sarri a Giampiero Ventura, passando per Andrea Sottil, che come me si sente un siracusano d’adozione».
Siracusa, una squadra costruita con carattere
Turati ha plasmato il Siracusa a sua immagine e somiglianza, con una mentalità aggressiva e coraggiosa: «Ero così in campo, lo sono anche in panchina». Una squadra solida, che difende con ordine e attacca con determinazione, costruita con l’ambizione di chi non si accontenta.
Un progetto sostenuto anche da Walter Zenga, ex portiere della Nazionale e ora club manager e brand ambassador: «Ho allenato Catania e Palermo, e sono felicissimo di poter aiutare il Siracusa».
L’obiettivo è chiaro: difendere il primato e conquistare la promozione in Lega Pro. Con questa difesa e con un allenatore che ha trasformato la squadra in una macchina da guerra, il sogno è sempre più vicino.