Siracusa, a tutto Pagana: “Dagli inizi al mio addio passando per Rende. Alì in buona fede, ci ha voluti Laneri. Raciti e Vazquez…“

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Dopo diverso tempo, Peppe Pagana torna a parlare della sua parentesi a S

Dopo diverso tempo, Peppe Pagana torna a parlare della sua parentesi a Siracuasa e lo fa ospite di Gian Paolo Montineri. 

INTRO “Sono onorato di essere stato a Siracusa. Nella mia carriera non ho mai cercato pubblicità e dall’inizio sulla mia avventura a Siracusa sono state strumentalizzate tante cose. Ho chiesto scusa a Siracusa per la prestazione contro il Rende, lì nessuno ha sottolineato questa cosa. Non ho mai mancato di rispetto a nessuno, qualcuno nei miei confronti ha esagerato invece”.

RAPPORTO CON ALì “Io col presidente ho un rapporto che va al di là del calcio, con lui abbiamo fatto diversi ragionamenti ed era giusto che io mi allontanassi, è stata una scelta condivisa. Quel ‘non potevo dire di no’ ad Alì, è stato visto in mille modi: vuol dire che per lui sarei sceso anche in Eccellenza per il rapporto che abbiamo creato. Qualcuno ha detto che sono stato presuntuoso. A Troina ho fatto bene per fortuna, avevo avuto diverse offerte in estate ma ho declinato tutto per seguire Alì ovunque fosse andato. Solo un pazzo poteva fare quello che ha fatto Alì per Siracusa, un pazzo buono. Io per come sono fatto io non avrei potuto dire di no ad una persona come Alì. Sono un suo consigliere ma non mi sono mai intromesso nelle sue scelte, sono stato l’unico a farsi un contratto annuale. Ha cercato di togliere tutti gli ostacoli tra lui e la città, me, lo sponsor, voleva solo l’affetto e la sintonia con Siracusa”.

PROBLEMI “I problemi nascono dalla fretta, non era Alì che aveva fretta di prendere il Siracusa ma la proprietà passata aveva necessità di vendere. Alì è arrivato per salvare la situazione, una persona che investe tanto senza ritorno non può essere in mala fede. Al di là di tutto adesso conta solo che il Siracusa si salvi per il bene di tutti. Anziché cercare i colpevoli bisogna stringerci attorno alla squadra per cercare la salvezza. Il mio portiere non è mai stato il migliore in campo, il portiere degli altri sì. Non sono stato accompagnato dalla fortuna, non abbiamo mai perso meritatamente, abbiamo giocato alla pari con tutti. Togliendo la gara con la Juve Stabia, abbiamo perso sempre per episodi. A Trapani la coppa era diventata importante quando ho fatto riposare qualcuno”.

DIMISSIONI “Dopo aver vinto a Rieti, ho ritenuto opportuno farmi da parte perché la mia figura era un ostacolo e io volevo dare un’opportunità ai miei ragazzi e soprattutto alla società. Il presidente mi ha sempre chiesto di tornare con lui con qualsiasi ruolo, “.

RACITI e GRUPPO “Se avessi saputo dell’opportunità Siracusa un po’ prima, mi sarei iscritto a Coverciano e avrei ottenuto una proroga. Questa è la prova che questo passaggio è avvenuto negli ultimi giorni possibili. C’era l’esigenza di trovare una persona con cui condividere il progetto, c’era una conoscenza con mister Raciti, abbiamo parlato con la società e si è andati verso quella situazione: allenavamo insieme. Con i ragazzi non ho mai avuto scontri, andavo d’accordo con tutti, è una bugia chi dice che avevo brutti rapporti o ho distrutto un gruppo”.

CHI HA PORTATO ALì A SIRACUSA “Io conosco Laneri da tanto tempo, in passato mi faceva quasi da procuratore. Lui mi ha chiamato per chiedermi di venire a fare calcio a Siracusa anziché percorrere la strada del ripescaggio col Troina. Però gli ho detto che la squadra era già fatta e lui ha accettato. Gli ho passato il numero di telefono e hanno trovato un accordo in pochi giorni”.

LANERI “Non è vero che Laneri è stato messo da parte, lui voleva fare il dg, mai nessuno gli ha mai detto che non doveva fare più il ds”.

MERCATO DI GENNAIO “Non conosco i contratti, non ho partecipato a niente. Non sono scelte mie”.

DIOP e VAZQUEZ “Il vero investimento è stato Vazquez, all’inizio dell’anno lo cercavano tutti, è un potenziale craque per la categoria: Ciro Polito l’anno scorso l’ha seguito e lo voleva portare alla Juve Stabia, l’ha cercato il Perugia…In tanti hanno riconosciuto in lui del potenziale, poi un’annata meno positiva ci può stare. Diop doveva essere l’attaccante di riserva con un costo relativo poi se mi proponi Mandzukic lo prendo al volo”.

TURATI “Lo stimo, lui sa i rapporti che ci sono tra di noi. E’ giusto che il capitano vada davanti le telecamere e ringrazi chi gli è stato vicino. Non ho mai avuto problemi con lui”.

SPINELLI e GIORDANO “Non mi piace fare nomi di persone che non possono rispondere, noi avevamo un progetto economico e tecnico, ci sono potenziali uscite e entrate, in Serie C c’è un problema over e tutti sanno che se alla chiusura del mercato si supera il numero di over, alcuni ragazzi devono essere messi fuori rosa e pagati. Si dice che io non ho voluto tanti ragazzi, mi era stato detto che sotto contratto erano solo in 4, non ho mandato mai via nessuno però. Per me conta prima l’aspetto umano”.

COLPE “Nessuno può negare che la squadra atleticamente stava bene. La mia avventura si è chiusa a Rieti ma con l’onda lunga ha preso anche le gare con Cavese e Catania, non c’è mai stato un infortunio muscolare, qualcuno diceva che c’è stata una cattiva preparazione ma siamo a marzo e qualcuno dice che la squadra non sta bene per colpa di Pagana”.

CAVESE e VIBONESE “Sette/undicesimi di queste due formazioni sono ragazzi che l’anno scorso hanno militato nel nostro campionato. Inizialmente hanno avuto qualche difficoltà poi il tempo gli ha dato ragione. Le scelte devono essere ponderate, invece quelle prese solo per ‘accontentare’ qualcuno hanno fatto insorgere qualche problema al Siracusa. Penso che se ci fossi stato io, certe scelte non le avremmo prese”.

SALVEZZA “Al momento il Siracusa ha tre squadre sotto, la salvezza dipende solo da loro. Sarebbe una cosa importantissima per il futuro chiudere con la salvezza”. 

POST RENDE “Qualche settimana prima abbiamo fatto una chiacchierata e mi ha detto che aveva aperto gli occhi su tante cose: vedeva un paio di ragazzi fermi sia sul campo che in scrivania. Mi disse che avrebbe voluto tornassi vicino al gruppo come figura aggregante, avrei fatto il passo però prima gli ho chiesto di parlare con Laneri e Raciti. Tutto era ben accetto da tutti, vado a Rende col presidente e questa mia figura all’improvviso è stata mal vista dai tifosi perché la notizia è stata ‘data in pasto male’ ai tifosi. Non ho mai allenato i ragazzi o fatto formazioni. Raciti? L’ho convinto a tornare sui suoi passi dopo la gara col Rende”.

FUTURO “A me piace fare l’allenatore, sono sicuro di farlo l’anno prossimo perché ho l’umiltà di accettare anche una Promozione. Magari non sono pronto ma l’allenatore più forte di questa Serie C è Italiano del Trapani, l’anno scorso quinto in Serie D. A me manca il campo, intanto però sto facendo il corso a Coverciano”.