Siracusa, a GS.it parla Gaetano Cutrufo: “­Volata per la Serie D, progetti e nuovi investitori“-Tutte le parole del presidente azzurro

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Passionale e vulcanico come sempre. Ospite del “Salottino Goalsicilia” è il presidente

Passionale e vulcanico come sempre. Ospite del “Salottino Goalsicilia” è il presidente del Siracusa, Gaetano Cutrufo. Dal presente al futuro, tutte le sue dichiarazioni. CLICCA QUI per rivedere la puntata in video. 

Il Siracusa è già in semifinale, l’unica squadra ad aver staccato il pass con un turno di anticipo.

“Un bel traguardo, fortemente voluto e non inaspettato. Abbiamo allestito la squadra per andare più avanti possibile, lo avevo detto fin dall’inizio ‘se ripartiamo, lo facciamo per fare bene'”.

Domenica ospitate un Aci Sant’Antonio in piena lotta per la qualificazione ma sicuramente troverà un Siracusa tutt’altro che ‘arrendevole’…

“Loro non hanno bisogno dei nostri regali e noi non siamo in clima natalizio, si gioca come tutte le partite di calcio, poi chi sarà più bravo e più fortunato, vince”.

La sfida contro gli uomini di Torrisi ‘rischia’ di ripetersi una settimana dopo. Avresti preferito la sfida ad incrocio con l’altro girone?

“Sinceramente no (ride ndr), è stato deciso così e va bene così”.

L’unica pecca di domenica sarà la solita ‘querelle De Simone’ che vi negherà l’abbraccio con i vostri tifosi.

“Non sarà a porte chiuse però la partita, c’è la possibilità per 200 tifosi di assistere alla gara perché sotto questa soglia di numeri, non serve l’agibilità della commissione sport e spettacolo. Peccato, potevamo avere 1000 tifosi ma non c’è stato il tempo necessario per produrre la documentazione. C’è rammarico ma non per l’incasso ma giusto per dare possibilità ai tifosi di vedere la propria squadra”.

Non ci sono più parole per descrivere Lele Catania.

“Emanuele non lo scopriamo adesso, fa la differenza ancora oggi e riesce a fare cose molto belle. Qui sta bene, sa che la società e i tifosi gli vogliono bene, con noi c’è un rapporto di amicizia e questo lo fa rendere al massimo”.

Un altro che con la famiglia Cutrufo si trova bene bene è Peppe Grasso.

“Un altro talento che potrebbe ambire a categorie più importanti, adesso ha raggiunto la maturità tale che gli consente di rendere al massimo”.

La scommessa Ignoffo fino ad oggi si è rivelata vincente.

“Una scommessa solo realtivamente, perché è un ragazzo serio, che ha sempre giocato a calcio, ha avuto esperienze nel settore giovanile e quella parentesi in C all’Avellino dove è stato sfortunato. Sono contento di lui anche se ogni tanto lo vorrei più offensivo, però i risultati gli hanno dato ragione e quindi può giocare come vuole (ride ndr)”.

Alla luce dei risultati delle prime due giornate dei quadrangolari, è ancora il Giarre il favorito al salto in D?

“Ho sentito parlare in questi mesi tantissimi addetti ai lavori, sin dal primo giorno è stato detto che il Giarre è il favorito, l’ho sentito talmente tante volte che ad un certo punto me ne sono convinto anche io. Poi è arrivato primo, ha il miglior attacco, ha la miglior difesa e quindi resta il favorito”.

Un settore giovanile è in progetto?

“Piano piano, step by step, finché mi diverto e mi fanno divertire, farò quello che posso e proveremo a crescere. Siamo ripartiti con entusiasmo ma senza fare promesse a nessuno, stiamo provando a fare i fatti. Siamo alla ricerca di persone che possano aiutarci, se c’è qualcuno più facoltoso di me, che fa investimenti importanti, sono disponibile sia a passare la mano che ad essere affiancato. L’importante che siano persone per bene perché l’ultima esperienza non è stata positiva, hanno rotto un giocattolino perfetto”.

Il presidente Cutrufo dimostra che vuole bene a Siracusa e al Siracusa…

“Sicuramente sì o non sarei qui oggi. Ho vinto 3 campionati qui, più di due non ne ha mai vinti nessuno. Con la prossima stagione sarò il presidente più longevo, sicuramente non voglio pacche sulla spalla e non voglio detto ‘bravo’, ho fatto degli errori così come le cose belle, a me il calcio piace finché non fa male alle famiglie dei miei dipendenti. Ma ho l’esperienza giusta per capire quanto lungo è il passo che posso fare”.

Dove può migliorare il rapporto con la piazza?

“Io non ho mai avuto problemi con nessuno, ci sono delle scritte in giro per la città contro di me ma non c’è una firma, quindi può essere chiunque, io non credo di avere un brutto rapporto con nessuno. Ogni tanto c’è stato qualche coro, qualcuno pensa che io sia responsabile della disfatta della C, io sono solo parte lesa, però ci sta, l’importante che non si offende la persona ma le critiche le accetto”.

Nel tuo step by step, c’è il ritorno al professionismo del Siracusa?

“Se avessi la fortuna di arrivare in Serie B, dico che farei il presidente tutta la vita. In B il calcio diventa azienda e io le aziende le so gestire. Il problema è arrivarci in Serie B”.

Qual è il prossimo passo per il Siracusa?

“Qualora dovessimo andare in Serie D, ho dei contatti con delle persone a cui piace fare calcio come me e che voglio provare a convincere per fare delle belle cose insieme”.

E se invece il Siracusa rimarrà in Eccellenza?

“Si riparte l’anno prossimo, ce ne faremo una ragione: vorrà dire che c’è stato qualcuno più bravo e più fortunato di noi. Il calcio è uno sport…”.

La strada ripescaggio, per i club di Eccellenza, quest’anno è più limitata che mai.  

“Non l’abbiamo neanche valutata al momento, a me piace vincere sul campo”.