Sinner smascherato dopo la sentenza: così sta evitando la pena | Questa volta per lui è la fine
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Continuano le polemiche attorno a Jannik Sinner e il caso doping. Il tennista è stato sospeso per tre mesi e tornerà in campo a maggio.
Negli ultimi due anni, Jannik Sinner ha compiuto un’ascesa straordinaria nel panorama tennistico mondiale, culminando con la conquista del primo posto nel ranking ATP. Nel 2024, l’altoatesino ha inaugurato la stagione trionfando all’Australian Open, dove ha rimontato due set di svantaggio contro Daniil Medvedev. Questo successo ha segnato il suo primo titolo del Grande Slam, rendendolo il terzo italiano nella storia a riuscirci.
Spiccano i trionfi nei Masters 1000 di Miami, Cincinnati e Shanghai, oltre alla vittoria nelle ATP Finals di Torino, dove ha superato Taylor Fritz in finale. Inoltre, ha guidato l’Italia alla vittoria della Coppa Davis per il secondo anno consecutivo.
In avvio di stagione Sinner ha difeso con successo il titolo all’Australian Open, battendo in finale Alexander Zverev con un netto 6-3, 7-6, 6-3. Questo trionfo lo ha reso il primo giocatore dai tempi di Rafael Nadal a difendere con successo il suo primo titolo del Grande Slam.
Con un record stagionale di 73 vittorie e solo 6 sconfitte nel 2024, Sinner ha raggiunto una percentuale di vittorie del 92,4%, la più alta in una singola stagione dai tempi di Novak Djokovic nel 2015. Questi risultati straordinari hanno consolidato la sua posizione al vertice del tennis mondiale, facendo di lui il primo italiano a raggiungere e mantenere il numero uno del ranking ATP.
Il caso doping
Nel marzo 2024, durante il torneo di Indian Wells, Jannik Sinner è risultato positivo al clostebol, uno steroide anabolizzante proibito. L’International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha determinato che la contaminazione è avvenuta in modo accidentale. Un tribunale indipendente ha concluso che non vi era colpa o negligenza da parte di Sinner, evitando così una sospensione.
Tuttavia, la World Anti-Doping Agency (WADA) ha impugnato la decisione, sostenendo che, nonostante l’assenza di intenzionalità, l’atleta è responsabile per le azioni del suo entourage. Pochi giorni fa Sinner ha accettato un accordo con la WADA che prevedeva una sospensione di tre mesi, dal 9 febbraio al 4 maggio, permettendogli di rientrare in tempo per il Roland Garros.
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Djokovic polemico
Non si placano le polemiche attorno alla vicenda Sinner-doping. Va dritto Nole Djokovic, che non attacca il collega italiano, ma il sistema. E si fa portavoce di tanti tennisti che chiedono maggiore chiarezza. Un esempio lampante è che Sinner è stato sospeso per tre mesi, ma il procuratore che gli ha causato l’incidente col doping lavorerà a stretto contatto con Berrettini. Queste le parole di Djokovic.
“Sinner e Swiatek sono stati dichiarati innocenti, questo è un dato di fatto. Credo sia arrivato il momento di intervenire e riformare il sistema. Molti non sono soddisfatti del modo in cui è stata gestita l’intera vicenda e ritengono che non sia stata una decisione equa. Sinner dovrà scontare una squalifica di tre mesi per errori e negligenze del suo team, eppure quei membri continuano a lavorare regolarmente nel circuito”.