Sinner è devastato: “Continua a imbrogliare” | Arriva il comunicato social sulla squalifica

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Jannik Sinner (LaPresse) www.goalsicilia.it

Non si placano polemiche e commenti sulla squalifica per doping che pende sulla testa del tennista numero 1 al mondo.

La vicenda di Jannik Sinner è al centro dell’attenzione sportiva per una presunta violazione delle norme antidoping. La Wada (World Anti-Doping Agency), organismo che monitora il rispetto delle regole contro il doping a livello globale, ha presentato ricorso al Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) dopo che l’ITIA (International Tennis Integrity Agency) aveva giudicato il tennista esente da colpe per una contaminazione accidentale di Clostebol, una sostanza vietata. Questa molecola, uno steroide anabolizzante, è stata individuata in tracce minime durante un controllo, e sembra derivare da un contatto involontario con un farmaco usato dal fisioterapista di Sinner per curarsi una ferita.

Il Clostebol è una sostanza nota per aumentare la massa muscolare e la capacità di recupero. È rigorosamente proibito dalla Wada, anche in quantità trascurabili, per garantire un campo di gioco equo. Tuttavia, recenti discussioni hanno sollevato il problema della rilevazione di microdosaggi, spesso dovuti a contaminazioni accidentali piuttosto che a pratiche illecite intenzionali​.

Attualmente, Sinner rischia una squalifica tra uno e due anni, a seconda che venga accertata o meno una significativa negligenza da parte sua o del suo staff. Durante il processo presso il Tas, l’accusa e la difesa discuteranno se il tennista ha fatto tutto il possibile per evitare la contaminazione. Se il Tribunale confermasse il ricorso della Wada, la carriera di Sinner potrebbe subire un duro colpo, ma la possibilità di una mediazione o di una sanzione ridotta non è esclusa.

In attesa della sentenza definitiva, prevista non prima dei primi mesi del 2025, Sinner continua a competere. Tuttavia, il caso rappresenta un test cruciale per il sistema antidoping globale e per la capacità delle istituzioni di bilanciare rigore e giustizia nelle loro decisioni.

“Sarebbe meglio non ci fossero imbroglioni”

È durissimo l’attacco di Nick Kyrgios, il tennista che tornerà in attività il prossimo anno, nei confronti dei colleghi che attualmente sono indagati per doping. Su “C” un utente ha scritto ironicamente di augurarsi che Clostebol e Trimetazidina potessero diventare sostanze legali, duro il commento del tennista:

No, grazie. Sarebbe meglio non ci fossero persone che imbrogliano. E si possono così guardare allo specchio sapendo di avere ottenuto risultati senza imbrogliare“. Questo il duro commento social di Kyrgios che non è nuovo a duri attacchi ai colleghi.

Nick Kyrgios (LaPresse) www.goalsicilia.it

Già alcuni mesi fa Kyrgios si era reso protagonista di parole al fulmicotone: “È ridicolo che la positività al doping sia considerata accidentale. Per due volte una sostanza vietata è stata trovata nel tuo corpo, allora devi essere squalificato per due anni“.

I media ovviamente hanno messo pepe sulla vicenda, anche perché Kyrgios è l’ex di Anna Kalinskaya, che poi è diventata la compagna di Sinner anche se sembrerebbe che adesso la loro relazione si anche al capolinea.