Sinner, bomba della WADA: il verdetto è un disatro | “Fino a quattro anni”
La possibile squalifica per doping pende sulla testa del tennista altoatesino numero 1 al mondo nel 2024.
Jannik Sinner, nato a San Candido il 16 agosto 2001, ha iniziato la sua carriera tennistica distinguendosi fin da giovane per il suo talento precoce. Dopo un’infanzia dedicata anche allo sci, ha scelto di concentrarsi sul tennis, trasferendosi a Bordighera per allenarsi sotto la guida di Riccardo Piatti. Nel 2019, ha attirato l’attenzione internazionale vincendo le Next Gen ATP Finals a Milano, diventando il più giovane italiano a entrare nella top 100 del ranking ATP.
Negli anni successivi, Sinner ha continuato la sua ascesa nel circuito professionistico. Nel 2020, ha raggiunto i quarti di finale al Roland Garros, dimostrando una notevole maturità nonostante la giovane età. Il 2021 lo ha visto conquistare il suo primo titolo ATP a Sofia, seguito da un altro trionfo a Melbourne all’inizio del 2022. Questi successi gli hanno permesso di scalare rapidamente la classifica mondiale, consolidando la sua reputazione come uno dei talenti più promettenti del tennis contemporaneo.
Il 2024 è stato un anno straordinario per Sinner, caratterizzato da una serie di traguardi storici. Ha inaugurato la stagione vincendo l’Australian Open, superando Daniil Medvedev in una finale combattuta. Successivamente, ha trionfato al Miami Open, consolidando la sua posizione tra i migliori giocatori su superfici dure. La sua versatilità è emersa con la vittoria al torneo di Halle su erba, seguita dal successo al Cincinnati Open. Il culmine della stagione è arrivato con la conquista del titolo agli US Open, dove ha sconfitto Taylor Fritz in tre set. Ha concluso l’anno in modo impeccabile, vincendo le ATP Finals a Torino senza perdere un set, e contribuendo in modo decisivo alla vittoria dell’Italia in Coppa Davis.
Questi risultati hanno proiettato Sinner al vertice del tennis mondiale, portandolo a occupare la prima posizione nel ranking ATP. La sua stagione 2024 è stata caratterizzata da un impressionante record di 73 vittorie e solo 6 sconfitte, con due titoli del Grande Slam e tre Masters 1000.
Incubo doping
A marzo, durante l’Indian Wells Sinner dopo il controllo antidoping è risultato positivo al Clostebol. Il fisioterapista di Sinner aveva utilizzato uno spray cicatrizzante contenente clostebol per trattare una propria ferita e, successivamente, ha massaggiato Sinner senza adeguate precauzioni, trasferendo involontariamente la sostanza al giocatore.
Inizialmente assolto, l’Agenzia Mondiale antidoping (WADA) ha fatto ricorso al Tas di Losanna per chiederne la condanna, sostenendo che nonostante l’assunzione accidentale, gli atleti sono responsabili e per questo il tennista andrebbe squalificato.
Rischio squalifica e danno economico
Un ex membro del Tas di Losanna ha spiegato in una recente intervista che uno sportivo risultato positivo al controllo antidoping può rischiare da uno a quattro anni di squalifica. Si fa differenza infatti tra dolo (fino a quattro anni di stop) oppure colpa/negligenza (il caso di Sinner, uno o due anni di squalifica).
La penalizzazione per Sinner arriverebbe anche dal punto di vista economico. Infatti, molti contratti di sponsor, prevedono al loro interno che in caso di positività c’è il pagamento di una penale o si può arrivare direttamente all’annullamento.