“Si deve rigiocare”: l’arbitro rinvia un’altra partita | Campo totalmente allagato in Coppa

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Campo allagato (LaPresse) www.goalsicilia.it

I bruschi e violenti temporali hanno reso il terreno di gioco un acquitrino, l’arbitro prende una decisione in extremis.

Le partite di calcio giocate su campi resi quasi impraticabili da neve o pioggia sono spesso ricordate per la loro drammaticità e per le condizioni estreme affrontate dai giocatori. Questi incontri, sebbene difficili, entrano spesso nella memoria collettiva per l’impegno e la resistenza dimostrati dalle squadre. La storia del calcio è ricca di episodi simili, alcuni dei quali hanno avuto anche un impatto significativo sulle competizioni.

Un esempio iconico è la semifinale della Coppa del Mondo 1970 tra Germania Ovest e Italia, giocata allo stadio Azteca di Città del Messico. Sebbene il campo non fosse innevato, una pioggia torrenziale lo aveva trasformato in un terreno scivoloso e pesante. La partita è passata alla storia come “La Partita del Secolo” per l’intensità dei 120 minuti giocati in condizioni difficili.

Un altro caso famoso è quello di Italia-Corea del Nord nei Mondiali del 1966, disputata sotto una pioggia incessante a Middlesbrough. Il campo fangoso e pesante rese difficile per gli italiani esprimere il loro gioco tecnico, contribuendo alla storica sconfitta per 1-0 contro i nordcoreani. Questa partita è ancora oggi ricordata come uno degli upset più clamorosi della storia del calcio.

Anche a livello di club non mancano episodi memorabili. Nel 2013, una partita di Premier League tra Sunderland e Chelsea fu giocata in mezzo a una nevicata fitta, costringendo i giocatori a fare i conti con un campo coperto di bianco e scivoloso. Allo stesso modo, nel 2010, la sfida tra Real Madrid e Osasuna in Liga fu fortemente condizionata da una nevicata che rallentò il ritmo del gioco e costrinse gli organizzatori a interventi costanti per mantenere il pallone visibile.

Infine, si ricorda la sfida del 1977 tra Derby County e Manchester City, in cui una pioggia torrenziale trasformò il campo in un’enorme distesa di fango, rendendo ogni passaggio e tiro un’impresa. Partite come queste, sebbene difficili per i protagonisti, mostrano il lato epico del calcio.

Il ricorso accolto e gara da rigiocare

Siamo in Sicilia, campionato di Seconda Categoria, a sfidarsi Vivi Don Bosco e Sant’Antonino, il temporale ha reso il campo una distesa di pozzanghere. La partita terminerà 3-0 ed il secondo gol arriverà sugli sviluppi di un corner.

Gli ospiti però non ci stanno e presentano ricorso, chiedendo di rigiocare la partita, a causa di un errore tecnico dell’arbitro. Ricorso che il Giudice Sportivo ha accolto e dunque il risultato è annullato e le due squadre dovranno affrontarsi nuovamente.

Campo allagato (LaPresse) www.goalsicilia.it

Cosa è successo, la decisione contestata

Le pozzanghere rendevano impossibile la battuta dei calci d’angolo, perché attorno alla bandierina c’era un vero e proprio lago. Così l’arbitro concede alle squadre, di fatto andando contro il regolamento, di calciare i corner qualche metro più avanti.

Così la Sant’Antonino ha presentato ricorso al Giudice Sportivo sostenendo che l’arbitro ha preso una decisione che non rientra nelle decisioni o valutazioni che un direttore di gara può prendere. Ricorso accolto e dunque partita da rigiocare.