Si accascia a terra senza fiato: “Problemi cardiaci a 20 anni” | Compagni sconvolti
Tanta paura per il giovane calciatore “Tessuto cicatriziale nel muscolo cardiaco”, tutti col fiato sospeso.
Sono emersi tante situazioni da problema cardiaco per calciatori e vari sportivi, negli ultimi anni. I controlli medici approfonditi si rivelano ancora più importanti. Uno dei casi più noti è quello che ha visto coinvolto Christian Eriksen, centrocampista danese, che durante Euro2020 è crollato in campo a causa di un arresto cardiaco. Grazie all’intervento tempestivo di compagni e personale medico, il calciatore è stato rianimato e, dopo un periodo di riabilitazione, ha potuto tornare a giocare con un defibrillatore impiantato. Defibrillatore che è un esempio come la tecnologia medica possa aiutare a risolvere i problemi degli sportivi con problemi simili.
Anche in Italia abbiamo vissuto esempi di sportivi con problematiche cardiache. L’ex attaccante di Real, Milan, Parma, Samp per citare qualche squadra, Antonio Cassano nel 2011 è stato costretto ad un intervento al cuore. L’ex calciatore è riuscito a tornare in campo, ma questo ha evidenziato quali possono essere i rischi per i calciatori di alto livello. Un altro caso mainstreem è quello di Fabrice Muamba, calciatore del Bolton, che nel 2012 si è accasciato in campo durante una partita di FA Cup a causa di un arresto cardiaco. Muamba è rimasto senza battito oltre un’ora prima di essere rianimato, ma per lui non è stato possibile tornare a giocare da professionista.
Non solo nel calcio ci sono stati problemi simili, per esempio uno dei più famosi cestisti di questa epoca, LeBron James, è stato sempre sottoposto a controlli costanti per la sua storia familiare con i problemi al cuore. Un altro esempio è lo sciatore norvegese Aksel Lund Svindal che ha affrontato episodi di aritmia che lo hanno costretto a periodi di pausa con specifiche cure.
Tutti questi esempi dimostrano come sia necessario prevenire e monitorare i problemi legati al cuore degli atleti. Sicuramente per merito dei progressi della medicina sportiva, oggi esistono protocolli e dispositivi medici in grado di monitorare in tempo reale la salute degli sportivi. Ciò permette agli atleti di competere ma con maggiore sicurezza.
Cosa è successo…
Si sta giocando il match del campionato belga tra Gent e Standard Liegi, al minuto 37 l’esterno difensivo Noah Fadiga si accascia a terra lasciando tutti col fiato sospeso. Fortunatamente il ragazzo è stato rianimato e le indagini hanno evidenziato lo svilupparsi di un tessuto cicatriziale sul muscolo cardiaco.
La miocardite può causare un disturbo del ritmo cardiaco, che è quello che è successo a Fadiga durante la partita. Il calciatore dovrà adesso farsi impiantare un defibrillatore per proseguire una carriera che ad oggi non è in pericolo.
In Italia e Francia tolleranza zero
Fadiga fino alla scorsa stagione giocava nel Brest, nella Ligue 1 francese, ma ad aprile 2023 la Federazione gli aveva revocato la licenza per evidenziati problemi cardiaci. In Italia, come in Francia, c’è tolleranza zero tanto che anche il papà di Noah, Khalilou Fadiga, che era ad un passo dall’Inter non fu tesserato per problemi al cuore.
Come già successo ad Eriksen, per questo alcuni calciatori decidono di trasferirsi in altri campionati per bypassare questa durezza nei controlli. Tuttavia il Gent, proprietario del cartellino, ha comunicato: “Questa condizione per Noah è totalmente nuova e non ha nulla a che fare con i problemi familiari. Un possibile problema ereditario era già stato escluso“.