Serie A, ‘Il punto di…’ Nigro: ‘’Juve non corre, ma altre camminano. Che spettacolo Milan-Inter’’

Terzo appuntamento con la rubrica “Il punto di…” targata Goalsicilia.it sulla serie A. Protagonista Luca Nigro, collega che collabora con il quotidiano “La Sicilia”, redattore de “Ilpallonegonfiato.com” e di “Bolognanews.net”.

Luca, Juventus sempre più in testa. Sarà davvero solo la Roma l’unica a poter dare qualche grattacapo?

“La Juventus, come prevedibile alla vigilia, si sta confermando squadra da battere. Tuttavia la formazione di Allegri mi sembra un po’ sottotono. A mio parere paga la poca qualità del centrocampo rispetto a quello avuto a disposizione nelle scorse stagioni. La serie A però dimostra di non aver innalzato il livello, ragion per cui la Juve rimane la favorita. Se i bianconeri non corrono, le avversarie camminano. Il Napoli ha perso Higuain prima e Milik dopo. Sarri non si fida di Gabbiadini e degli acquisti estivi di De Laurentis, lo dimostrano le poche rotazioni tra campionato e Champions. La Roma sì, è l’unica che al momento sembra poter dare fastidio alla Juve, nonostante sia stata falcidiata dagli infortuni. Per fare il definitivo salto di qualità però i giallorossi partite come quelle di Empoli devono vincerle perché lo scudetto lo conquisti soprattutto battendo le piccole”.

Sorprende un po’ tutti il Milan con la linea verde guidata al meglio da Montella…

“Montella sta facendo un ottimo lavoro ma le qualità del tecnico napoletano le conoscevamo già dai tempi di Catania. La fortuna del Milan è stata il ‘non’ mercato estivo e la poca pressione che c’è intorno ai rossoneri rispetto al passato. Mi spiego meglio: la società in estate non avendo disponibilità economiche ha puntato sui giovani e sui giocatori tornati dai prestiti. I nuovi arrivi sono di media-bassa qualità e se andiamo a guardare, spesso assistono alle partite dalla panchina. Montella sta facendo di necessità virtù ma in altre circostanze gente come Suso, Locatelli, Niang non avrebbero mai giocato titolari. I tifosi, ormai abituati agli scarsi risultati, non hanno contestato il mercato perché aspettano il closing con i cinesi. Tutto ciò ha tolto pressione alla squadra che finalmente la domenica non ha l’ansia del risultato. Tuttavia non credo che il Milan possa competere per il secondo posto”.

All’Inter è arrivato Pioli. L’uomo giusto?

“Pioli è un ottimo allenatore e soprattutto è italiano. A Bologna e Roma ha fatto buone cose, soprattutto i primi anni. Penso però che all’Inter ci sia molta confusione. I cinesi sono grandi esperti di business ma poco hanno a che fare con il calcio. L’esonero di Mancini e la scelta di De Boer vanno in questo senso. L’olandese sicuramente ha delle buone idee, ma non conosceva il calcio italiano e questo nel breve periodo si paga. Se prendi De Boer devi dargli il tempo di lavorare ma in Italia il tempo non lo si dà a nessuno. Pioli certamente riuscirà a riequilibrare l’assetto tattico della squadra anche se l’Inter farà fatica a lottare per il terzo posto”.

Proprio nel prossimo turno ci sarà il “Derby della Madonnina”, cosa potrebbe significare una vittoria per entrambe?

“Il derby di Milano è sempre una partita emozionante, sicuramente ci arriva meglio il Milan ma i giocatori dell’Inter vorranno mettersi in mostra con il nuovo allenatore. Vincere per i rossoneri significherebbe mettere pressione alla Roma e confermare il buon momento, per i nerazzurri sarà fondamentale vincere perché darebbe slancio e fiducia ad un ambiente con il morale sotto i tacchi. Rientrare nella lotta per l’Europa League credo sia il minimo”.

Domenica giocheranno anche il “tuo” Bologna contro l’unica siciliana della A il Palermo. Che gara può essere?

“Sarà una gara in cui ci si gioca tanto. Il Bologna è reduce da tre punti nelle ultime cinque partite ed è falcidiato dagli infortuni. Non è un buon momento per la squadra di Donadoni scivolata dall’ottavo al quindicesimo posto. Le due partite consecutive al Dall’Ara con Palermo e Atalanta, diranno se i rossoblù lotteranno fino alla fine per la salvezza o potranno disputare un campionato tranquillo. Il Palermo non credo possa fare calcoli: deve necessariamente vincere. La classifica dei rosanero è disastrosa ma tutte le colpe non credo siano di De Zerbi. L’idea di calcio dell’ex tecnico del Foggia mi piace, ma quando la squadra non può supportare un certo sistema tattico, bisognerebbe adeguarsi. A prescindere da quello che possa dire e pensare il presidente Zamparini, mi pare che il Palermo, nonostante Diamanti e l’ottimo Nestorovski, si sia addirittura indebolito rispetto allo scorso anno. Attenzione: la gara di domenica sarà la partita di Diamanti che con Bologna non si lasciò benissimo. Le forti motivazioni a volte possono fare la differenza”.

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Dario Li Vigni