“Sei una scimmia!”: ennesimo episodio di razzismo in Italia | l’atleta perde la testa e scoppia la rissa

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No razzismo respect (LaPresse) Goalsicilia

Il nostro paese dimostra ancora una volta di essere terribilmente razzista. L’insulto genera la reazione e in tribuna finisce in rissa. 

Ancora una volta, il calcio italiano si macchia di un episodio vergognoso. I cori razzisti intonati contro Mike Maignan sono solo una delle ultime gocce in un calice già colmo da anni. Sembra impossibile che si assista a scene così degradanti nei nostri stadi. Maignan, come tanti altri prima di lui, ha dovuto subire l’ignominia di essere giudicato non per le sue capacità atletiche, ma per il colore della sua pelle.

Ricordiamo tutti l’episodio di Marco André Zoro a Messina, quando il difensore ivoriano lasciò il campo in lacrime per gli insulti razzisti dei tifosi interisti. O quando Samuel Eto’o, a Cagliari, fu accolto da un coro di scimmie. E ancora, Mario Balotelli, bersaglio di insulti razzisti in ogni stadio d’Italia, nonostante sia nato e cresciuto nel nostro Paese. Vanja Milinkovic-Savic, invece, ha dovuto subire insulti razzisti inerenti alle sue origini.

Questi sono solo alcuni degli esempi più eclatanti di un fenomeno che purtroppo è ancora troppo diffuso nel nostro Paese. Eppure, le istituzioni sembrano impotenti di fronte a tutto questo. Le sanzioni inflitte ai club sono spesso insufficienti e non hanno un reale effetto deterrente. I tifosi razzisti continuano a trovare rifugio nell’anonimato, nascondendosi dietro le curve e sfidando ogni senso di civiltà.

È arrivato il momento di dire basta. Il calcio è uno sport che unisce le persone, non le divide. Il colore della pelle non dovrebbe mai essere motivo di discriminazione. Chiediamo alle istituzioni di agire con fermezza, di punire severamente i responsabili di questi atti vergognosi e di promuovere una campagna di sensibilizzazione contro il razzismo. È ora di costruire stadi dove regni il rispetto e dove tutti possano sentirsi a casa, indipendentemente dal colore della loro pelle.

Razzismo anche tra giovani

Il razzismo non è un problema esclusivo degli stadi di calcio o degli adulti. Purtroppo, questa piaga sociale si insinua anche nelle realtà sportive giovanili, dove ragazzi e ragazze si confrontano e crescono insieme. È allarmante constatare come anche tra i più giovani si manifestino comportamenti discriminatori, basati sul colore della pelle, l’origine etnica o altre caratteristiche personali.

È fondamentale intervenire fin da subito per sradicare il razzismo dalle nostre società sportive. Educare i giovani al rispetto delle diversità, promuovere iniziative di sensibilizzazione e creare un ambiente inclusivo sono passi indispensabili per costruire un futuro più equo e giusto.

episodio di razzismo (X) Goalsicilia

“Sei una scimmia” e arriva la reazione

Episodio razzista turba una partita di basket femminile. Qualche giorno fa, durante l’incontro tra Happy Basket Rimini e Nuova Virtus Cesena, una donna sugli spalti ha rivolto insulti razzisti a una giovane giocatrice riminese, definendola “scimmia“.

La ragazzina, profondamente offesa, ha reagito cercando di raggiungere la donna, scavalcando le transenne. Solo il tempestivo intervento di alcuni genitori ha evitato che la situazione degenerasse in un violento scontro fisico. La partita si è conclusa in un clima di sconcerto generale, macchiata da un gesto di intolleranza inaccettabile.