Seconda Categoria siciliana: ginocchiata contro l’arbitro, calciatore squalificato per cinque anni

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Nella Seconda Categoria siciliana, mano pesantissima del Giudice Sportivo su Vin

Nella Seconda Categoria siciliana, mano pesantissima del Giudice Sportivo su Vincenzo Scardilli, calciatore dell’Agira, squalificato per cinque anni, fino all’11 novembre 2028 per aver colpito l’arbitro, dopo l’annullamento di una rete, con una ginocchiata al basso ventre. Queste le motivazioni:

“Per avere, dopo l’annullamento di una rete, afferrato l’arbitro per il colletto della divisa e colpito lo stesso con una ginocchiata al basso ventre, continuando altresì con la condotta offensiva, minacciosa ed aggressiva per poi colpire con schiaffi e pugni un tesserato della Società Alkantara, intervenuto in difesa del direttore di gara.

Quanto accaduto induceva l’arbitro a non proseguire la direzione della gara e successivamente a recarsi presso il Presidio Ospedaliero della Città di Acireale dove veniva refertato con una prognosi di sette giorni.

Valutato che il comportamento sopra riportato configura una condotta da parte del tesserato che rientra tra quelle che determinano l’applicazione delle sanzioni previste dal C.U.n. 49/A del 12/10/2022;

Che nella concreta fattispecie, infatti, si rinviene una condotta violenta secondo la definizione dell’art. 35 del C.G.S., che la individua in “ogni atto intenzionale diretto a produrre una lesione personale e che si concretizza in un’azione impetuosa e incontrollata, connotata da una volontaria aggressività, ivi compreso lo sputo, in occasione o durante la gara, nei confronti dell’ufficiale di gara”.

Per quanto sopra;

Si delibera che la sanzione irrogata va considerata ai fini dell’applicazione delle misure amministrative come previste dall’art.35, comma 7, del Codice di Giustizia Sportiva”.