Seby Catania a GS.it: ”Ho dato tutto per la Leonzio. Risultati erano dalla mia, ma…”

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“Quando un allenatore firma un contratto, firma la possibilità di essere esonerato. Sono però molto sereno perché i risultati sono dalla mia parte e questa è una cosa evidente a tutti”. Seby Catania parla per la prima volta alla stampa dopo l’esonero di lunedì. L’ex allenatore della Sicula Leonzio, aGoalsicilia.it dice la sua su quanto successo negli ultimi giorni e non solo.

C’era qualcosa che poteva far presagire a questo esonero o anche per lei è stato un fulmine a ciel sereno?

“Essendo stato sempre una persona leale e sincera, ho fatto sempre tutto per la causa della Leonzio e rifarei tutto quello che ho fatto. Ero tranquillo, pensavo tutto potesse accadere tranne questo. Evidentemente era una cosa che si covava da tempo”.

Causa scatenante la batosta con l’Igea…

“Una partita si può sbagliare, anche se in maniera pesante come abbiamo fatto noi. Però credo che un allenatore vada valutato a 360 gradi per tutto quello che ha fatto in 18 mesi. Se poi un partita fa scaturire questo, pazienza”.

Come si spiega tatticamente questo 0-4?

“Dopo tre minuti vai sotto 1-0, cerchi di rimediare e prendi il secondo. A quel punto prendi un rigore e l’espulsione…io credo che non siamo l’unica squadra ad aver perso 4-0. Ci sono partite che nascono e finiscono in una certa maniera. E’ iniziata male ed è finita peggio”.

Non stavate facendo proprio malissimo in campionato...

“Io vado a vedere i numeri e dico che la Leonzio fino a due settimane fa era in testa al girone. Non è un problema di classifica, stavamo facendo un grande campionato, eravamo una buona squadra che poteva lottare alla pari con altre come Igea, Turris e Cavese. Però poi…”.

Però poi…?

“La Leonzio, avendo rinnovato completamente l’organico, aveva bisogno di tempo per trovare i giusti meccanismi. E li avevamo trovati strada facendo, almeno fino alla gara con la Cavese. Poi in quella settimana abbiamo perso giocatori importanti per un lungo periodo. Abbiamo quindi dovuto rimodulare il tutto ed è chiaro che puoi andare incontro a qualche sconfitta. Col Gladiator per esempio mi mancavano Foderaro, Porcaro, Gallon, D’Amico, Puntoriere e in più avevo in panchina Librizzi, Accardo e Patti in condizioni fisiche precarie. Lì abbiamo fatto un punto importante in una partita difficile”.

Qual è il suo rammarico principale?

“Non vivo di rammarichi. Sono sereno perché ho dato tutto. Le soddisfazioni che mi sono preso con la squadra della mia città credo passeranno alla storia. Non posso che essere sereno, ho dato l’anima sempre. Arrivavo al campo e mi sentivo a casa mia. Ho fatto anche cose che non mi competevano ma l’ho fatto col cuore perché quelli erano i colori che tifavo fin da bambino”.

Quando le hanno comunicato l’esonero?

“La sera della partita il patron Leonardi mi ha esternato le sue perplessità. Avevano deciso di esonerarmi e io ho accettato le decisioni della società. Posso anche non condividerle, ma il mio parere non fa testo”.

Se si trovasse faccia a faccia con il patron cosa direbbe…

“Non ho niente da dire. Non c’è nessun risentimento, voglio essere solo valutato per quello che ho fatto dentro e fuori dal campo”.

Il dispiacere è enorme…

“Siamo partiti l’anno scorso non per vincere il campionato e poi abbiamo vinto i difficilissimi play off nazionali. Abbiamo fatto un grande percorso insieme. Io nella vita non butto e non dimentico nulla. Sono felice per quello che abbiamo raggiunto. Voglio ringraziare tutta la mia (rimarca “mia”, ndr) gente per le esternazioni che hanno fatto nei miei confronti anche da persone da cui non me l’aspettavo. Ho già ringraziato tutti i giocatori che per me hanno dato tutto. Sono cose che nel calcio capitano”.