Scordia, Strianese a GS.it: ”Ci davano per spacciati, ora siamo artefici del nostro destino”

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“Sono contento quando non ci considerano tra le big”. Il direttore sportivo dello Scordia

“Sono contento quando non ci considerano tra le big”. Il direttore sportivo dello Scordia Vittorio Strianese sorride del momento della sua squadra che viene da ben nove risultati utili consecutivi. A Goalsicilia.it il direttore ci ha detto così la sua sul proseguio del campionato.

Questa striscia di risultati è un po’ una risposta a chi a dicembre parlava di smobilitazione?

“Siamo in un momento positivo della stagione. Qualcuno ci dava per spacciati, qualcuno diceva dovessimo lottare per la salvezza. Noi abbiamo lavorato a testa bassa, come ho sempre fatto. Nella mia carriera ho sempre fatto più punti nel girone di ritorno rispetto all’andata. Senza nulla togliere alle prime, partendo da dicembre in poi abbiamo fatto più punti di tutti”.

Siete a -6 dalla zona play off. Un pensierino agli spareggi lo fate?

“Dobbiamo pensare partita dopo partita, senza esaltarci, senza illuderci e senza abbassare la guardia. Dobbiamo fare più punti possibili, poi si vedrà. Se alla fine saremo ai play off, dobbiamo toglierci il capello di fronte a questa squadra che sta facendo una rincorsa paurosa. C’è da dare merito allo staff tecnico e a questi giocatori. Nonostante qualche infortunio di troppo tutti stanno dando il massimo”.

Di qui a fine campionato, tranne la San Pio X, dovrete affrontare tutte le squadre che vi stanno davanti in classifica…

“Due in casa e due fuori. Noi però guardiamo in casa nostra. Questo è un gruppo unito e compatto, ci sono otto finali, il destino sarà solo nelle nostre mani. Se facciamo tre risultati utili nelle prossime tre partite, saremo lì sopra. Questa squadra ha una mentalità vincente come l’abbiamo io, il presidente e l’allenatore”.

Solferino può essere l’arma in più da qui a fine stagione?

“Lui come gli altri si sta impegnando molto. Ha realizzato qualche gol su calcio di rigore ma a livello fisico non è al top. Ha una struttura importante e viene da cinque mesi di stop. Si è integrato bene e ha il sostegno della società. Non c’è un singolo in questo gruppo che non tira verso lo stesso obiettivo. Prima di essere grandi calciatori sono grandi uomini”.

Direttore, hai qualche sassolino da toglierti dalle scarpe?

“Ma no (ride ndr). Nella mia vita calcistica mai ho mollato e mai mollerò, vedi Noto. Ci si rimbocca le maniche e si va avanti. Però voglio ringraziare il presidente Gallo per la grande fiducia che ha dato a me e al mister nei momenti difficili. Non ci è mai mancato il suo sostegno”.