“Spero di fare un gol a partita (ride ndr)”. Nella vittoria dello Scordia sul San Pio X, a sbloccare la gara ci ha pensato un difensore. Angelo D’Angelo, che ai microfoni di Goalsicilia.it, ha fatto il punto in casa rossazzurra: “Sono contento di aver sbloccato la gara nei primi minuti, loro sono una squadra di categoria e col mio gol la partita si è messa in discesa. Abbiamo portato a casa un risultato importante”.
Dove può arrivare questo Scordia?
“Stiamo lavorando giorno dopo giorno, il mister ci fa rigare dritti. Il nostro obiettivo è fare bene partita dopo partita, poi a dicembre, dipende dove siamo, possiamo sbilanciarci. Domenica andiamo a Giarre, è un esame molto importante. Se facessimo bottino pieno potremmo dare fastidio a Sant’Agata e Biancavilla. Speriamo di fare un ottimo campionato. Siamo un gruppo unito, la società non ci fa mancare niente, spero riusceremo a toglierci qualche soddisfazione. Nessuno ci mette tra le favorite e questo ci fa piacere, magari le squadra la domenica scendono in campo meno cariche contro di noi (ride ndr)”.
Al ‘Comunale’ non sarà però semplice…
“Il Giarre è un’ottima squadra. Hanno un allenatore che fa giocare bene le sue squadre e sono un gruppo che è insieme da tanto. Andiamo lì col massimo rispetto e sappiamo che sarà dura. Anche il campo in terra battuta non ci aiuterà ma cercheremo di fare bottino pieno”.
Sei d’accordo con chi dice che questo sia un campionato livellato verso il basso?
“Nel 2010, quando abbiamo vinto il campionato ad Acireale, il livello era più alto. Sicuramente quest’anno però ci sono squadre come Biancavilla, Sant’Agata e anche lo stesso Paternò che nonostante i risultati sono un’ottima squadra e si riprenderanno, che battaglieranno duramente per il campionato”.
Sei felice di essere tornato in Sicilia?
“Ho giocato per quattro anni in Calabria, ringrazio le squadre dove sono stato perché mi hanno dato tanto nella vita e calcisticamente. Ringrazio mister Viola con cui sono stato per tre anni. Per essere più vicino alla famiglia, quest’anno ho deciso di rientrare. Mi ha chiamato lo Scordia e ho accettato subito perché sapevo che c’erano il ds Strianese e il presidente Gallo: sono persone serie e non è facile trovarne nel calcio”.