Sclafani: ­“­Si può essere professionisti anche tra i dilettanti invece di dar retta a chi mette cento euro in più“

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Ai microfoni di “Quelli che amano il calcio”, parla l’allenatore Accursio Sclafani

Ai microfoni di “Quelli che amano il calcio”, parla l’allenatore Accursio Sclafani: “A me piace essere tecnologico e avere calciatori pensanti, la match Analysis è fondamentale, non riuscirei ad allenare senza studio degli avversari: alle volte ti etichettano come uno che ‘studia troppo’ ma si può essere professionisti anche tra i dilettanti: invece arriva quella persona che mette qualche cento euro in più nelle casse societarie e mette in dubbio il tuo operato”.

Il tecnico poi parla dei suoi trascorsi nello staff di Giovanni Tedesco: “Lo vedevo alla tv, cominciare a lavorare con lui negli allievi nel 2010 del Palermo per me è stato un sogno. Da quell’esperienza è nata una collaborazione fattiva che è durata 6 anni, tra Italia e Malta. Sono stati anni importanti, che emozione quel secondo turno dei preliminari di Europa League contro il West Ham, abbiamo perso solo ai rigori…”.