Il nuovo tecnico dello Sciacca, Totò Brucculeri, si è presentato così:
“Il contatto con la società è stato spontaneo, bello, naturale. La spontaneità fa parte della vita. Io non ho mai vissuto proponendomi. Nel calcio quello che conta è la meritocrazia. Essere etichettato come vincente? Fa parte del passato, il calcio non deve essere solo ricordi. Affronto questa esperienza con fiducia. Vedo in questa città grande passione. Questa piazza ha due cose nel DNA: il calcio e il carnevale. Questa è una città melodrammatica, la ami o la odi. Chi arriva qui sa di avere grandi responsabilità in una realtà importante, anche a livello calcistico. Bisogna avere grandi motivazioni, già ti senti responsabilizzato dal fare parte di un tessuto sociale importante. C’era stato qualche contatto già in passato, ma questo matrimonio non si era potuto fare. Adesso serve che l’amministrazione abbia un occhio di riguardo sul nostro manto erboso. Questa è una struttura nata tanti anni fa, adesso serve un restyling. Le strutture sportive servono anche per evitare le devianze e le problematiche che possono derivare dai problemi sociali. Se non avessi avuto grandi motivazioni, non avrei sposato il progetto. Ma questo è un progetto profondo, perché la gente ha fame, ha bisogno di gioire. La gente ha bisogno di un sorriso e proveremo a darglielo la domenica”.