Santagati a GS.it: “Spiego con amarezza addio al Biancavilla. Un grazie al Sant’Agata, mi hanno cercato anche…”

Pochi giorni sono passati, tante telefonate e di solito solo per sapere il motivo di una decisione così difficile, soprattutto per il tempo in cui l’uomo ha ricoperto ruolo e determinato uno spazio temporale di continuità. Quattro anni quelli di Santagati al Biancavilla, dalla Promozione all’Eccellenza.

L’argomento è chiaro. Le sue dimissioni. Inizia dall’ingresso in società. “Devo dire grazie a Nicola Basile, fu lui a farmi avvicinare a questa avventura, al presidente Furnari ed ai 4 anni di esperienza sportiva, umana e lavorativa”.

Il ruolo di Santagati è chiaro e ben individuabile, si occupa dell’area marketing prima, per poi avere sempre più spazio ed occuparsi delle pubbliche relazioni, logistica ed accoglienza. Poi si passa alla problematica, cioè le motivazioni del suo distacco dalla società Biancavilla. Lui, Santagati, ha una parola per cui il tutto è accaduto #norespect.

Parte così… “È così, è mancato il rispetto per il ruolo e per la persona. La mancanza di fiducia, lo scavalcarmi nel contattare il portafoglio clienti. Il mio rapporto con le aziende nasce dalla lealtà e rispetto verso le persone ed i brand”.

Non ho chiesto le somme che vengono integrate per una stagione di calcio, ma i soldi non bastano mai. Santagati è chiaro- “La nuova dirigenza da subito ha sempre voluto i libri, l’elenco delle aziende ed ultimamente ha peccato, lasciando a desiderare nell’etica ed il buongusto, andando direttamente loro o qualcuno che li rappresentasse. Motivando in modo maldestro e cercando di cambiare gli accordi, da sempre mantenuti con molta sensibilità dal sottoscritto. Il mio impegno è stato sempre negli otto mesi di campionato e non a step o mese singolo”.

Ritorniamo all’inizio: hai ricevuto tante o quante telefonate da società di calcio e chi ti ha cercato per il portafoglio ed invece chi ha cercato la persona Santagati?

“Tante telefonate, di vario genere, di tutte e di tutti. Devo ringraziare la società del Sant’Agata ed il presidente Paratore, mi hanno esposto un prodotto ed un ruolo importante, non mi hanno chiesto il portafoglio clienti. Hanno chiesto Ale Santagati, ho declinato per le distanze”.

Ma cosa accadrà al portafoglio clienti, sarai tu il discepolo, la tasca o ne usufruirà il brand Biancavilla?

“Il loro approccio non è dei migliori, le aziende conoscono il mio modus operandi, dico solo questo”.

Chiudo con l’aspetto delle tue abitudini, dopo 4 anni in cui le domeniche non le hai passate a casa, cosa accadrà domani, cosa farai?

“Il più sorpreso sarà mio suocero (ride, ndr)”.

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Montineri Gian Paolo