Sant’Agata, solo un pari al Fresina: tra proteste e rimpianti contro il Pompei
Continua la “maledizione” del Fresina: il Sant’Agata anche stavolta non va oltre un pareggio. I ragazzi di Ferraro, nonostante una ripresa generosa, si devono accontentare di un punto. Complice un D’Agostino in stato di grazia tra i pali e l’episodio dubbio che ha regalato il vantaggio al Pompei, i biancoazzurri non riescono a ritrovare la vittoria.
Come racconta la Gazzetta del Sud, la partita si apre con una punizione di Catalano bloccata in bello stile da D’Agostino. Al 17’ ci prova Rondinella per gli ospiti, ma il tiro finisce alto. Proprio nel recupero del primo tempo arriva l’episodio contestato: su un cross dalla sinistra, Rondinella incorna in porta e Cannizzaro sembra deviare sulla linea, ma per la terna arbitrale il pallone aveva varcato interamente la linea bianca. Tra le proteste locali, il Pompei si ritrova avanti 1-0.
Nella ripresa, il Sant’Agata alza i ritmi e costruisce tante occasioni. Prima Bova impegna severamente D’Agostino con un gran tiro da fuori, poi Nuzzi, Dorato e Faccetti sfiorano il pari. Il meritatissimo 1-1 arriva al 66’ con Abbate, che sfrutta l’ennesimo assist di Catalano. Ma D’Agostino continua a superarsi: al 73’ nega la rete a Faccetti con un’altra parata decisiva.
Deluso, ma orgoglioso, mister Ferraro ha commentato a fine gara: «Sono grato ai miei ragazzi per quello che stanno facendo. Abbiamo dominato e avremmo meritato di vincere. Ma sull’episodio del gol subito è stato vergognoso: la palla era fuori, lo dimostrano anche le immagini. È mortificante». E aggiunge: «Nel primo tempo siamo stati un po’ contratti, nella ripresa siamo cresciuti e abbiamo creato tanto, trovando sulla nostra strada un grande portiere».
Dal canto suo, il tecnico campano Esposito ha riconosciuto le difficoltà della sua squadra nella ripresa: «Nel primo tempo abbiamo fatto meglio noi, poi il Sant’Agata ha spinto con forza. Abbiamo rischiato, ma grazie a D’Agostino portiamo a casa un punto fondamentale». Sull’episodio del gol, Esposito si affida alla decisione arbitrale: «L’assistente era ben posizionato e ha indicato subito il centrocampo».