Fresco di ammissione in serie D, il presidente del Sant’Agata, Antonio Ortoleva, commenta così ai canali del club il salto di categoria dei biancazzurri:
“Sono stati dei momenti forti e concitati. Ci siamo fatti prendere dall’ansia inevitabilmente. Questo è un progetto sportivo, dunque un gioco, ma la dirigenza ha sempre espresso impegno, perseveranza, tenancia, determinazione, organizzazione. E in funzione di questa organizzazione, avendo dedicato questo tempo e questi sacrifici, lo abbiamo fatto ispirati da un credo che si chiama Città di Sant’Agata. Siamo fieri e orgogliosi di regalare alla città, alla tifoseria e anche a noi questa gioia. La prima dedica è per il presidente Paratore che mi ha preceduto, poi anche un altro ex presidente che è Francesco Maiorana. E tornando ancora indietro, ricordo anche Filippo Miracola. Chi non ha memoria non ha futuro”.
FUTURO “Abbiamo il supporto dell’amministrazione comunale, il sindaco mi è sempre stato vicino e ancora ricordo come se fosse ieri le parole con cui mi ha convinto ad assumere il ruolo di presidente, dicendomi che dovevamo servire questa città. L’ho fatto per amore e per passione. Il sindaco mi è sempre stato vicino e gli sponsor hanno dato credibilità alla dirigenza. A partire da domani ci siederemo intorno a un tavolo, faremo una lettera alle forze imprenditoriali cittadini e siamo pronti anche ad allargare la struttura dirigenziale. Il Sant’Agata non è di Antonio Ortoleva o dei dirigenti”.