Sant’Agata, Iraci a GS.it: “Il Paternò non sbaglia un colpo ma noi ci siamo. Col Palazzolo decisiva per entrambe“

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Il Sant’Agata va alla caccia del Paternò e per farlo continua

Il Sant’Agata va alla caccia del Paternò e per farlo continua ad affidarsi a Benny Iraci. Goalsicilia.it ha parlato proprio con l’attaccante per fare il punto in casa biancazzurra.

Per voi si apre un 2020 di rincorsa alla vetta…

“Abbiamo la squadra per potere vincere tante partite, abbiamo cambiato tanti giocatori nel mercato di dicembre e la squadra è migliorata tanto: abbiamo inserito qualità in tutti i reparti, vincere poi ti fa lavorare meglio e questa è la cosa più importante”.

Forse il vostro attacco tra te, Tiscione, Concialdi e Cicirello è quello più forte della categoria…

“Davanti creiamo tanto, però con l’arrivo di D’Angelo e Ferotti ci siamo sistemati anche dietro. Diciamo che abbiamo le carte in regola per arrivare in alto, certo sei punti sono tanti, tantissimi considerando che il Paternò è una grande squadra”.

Pesano tantissimo quei tre punti persi a tavolino…

“E’ normale, fa la differenza un punto, figurarsi tre…Però l’obiettivo nostro è vincere tutte le partite ma non dipende da noi, invece con quei tre punti e lo scontro diretto da giocare, sarebbe dipeso da noi. Pensiamo partita dopo partita”.

Questo Paternò si fermerà?

“Speriamo (ride ndr). Già da diverse domenica si aspetta che possa cadere e invece vanno veloci: sono una squadra quadrata e organizzata”.

Domenica sfidate il Palazzolo. Chi vince diventa l’antagonista del Paternò e chi perde si stacca definitivamente?

“Sì è così, i fatti dicono questo. La partita di domenica è fondamentale. Il Paternò non sbaglia un colpo e chi sta dietro deve sbagliare meno di loro. Una delle due domenica farà un passo falso perché il pareggio serve a poco per entrambe”.

Non sarà facile sfidare un Palazzolo che è rinato sotto la guida di Di Gaetano…

“Mister Di Gaetano è una garanzia per queste categorie, un allenatore preparato. Sappiamo tutti come va però il mercato degli allenatori in questo periodo, lui non fa il salto di categoria perché purtroppo ci sono tante altre cose che contano oltre al puro valore”.

A dicembre, sei stato cercato da tantissime squadre, Giarre, Akragas, Canicattì, Ragusa su tutte, e con l’arrivo di Tiscione sembrava potessi partire. Poi cosa è successo?

“Tante sirene di mercato erano vere ma è normale, quando uno fa bene è normale attirare l’interesse e avere mercato. Però io qui sono felice, Sant’Agata è una società serissima, tutti ne parlavano bene e io non posso che confermarlo. Poi io raramente nel mercato di dicembre cambio squadra e, visti gli acquisti fatti e la volontà della società di blindarmi, ho deciso di rimanere con reciproca soddisfazione”.