Sant’Agata, Calafiore: “Non sopporto gli addii, posso solo dire grazie per questi tre anni”

Attraverso il proprio profilo Facebook, il centrocampista del Sant’Agata, Claudio Calafiore, saluta il club biancazzurro dopo tre stagioni. Secondo nostre indiscrezioni, domani il calciatore sarà presentato a Mazara. Riportiamo integralmente la lettera di Calafiore:

“Ed eccoci qui, sono passati 3 anni, 3 anni da quando ho varcato per la prima volta il casello autostradale di Sant’agata di Militello. Non sopporto gli addii, ne i saluti ne gli arrivederci e proprio per questo il mio messaggio non avrà nessuno di questi significati, bensì sono qui per dirvi soltanto GRAZIE. Per chi si chiederà il motivo di questa mia decisione posso soltanto dirvi che non ho litigato con nessuno, che non è una questione economica ma semplicemente motivi personali, perché ricordiamoci che dietro ogni “calciatore” c’è sempre un uomo con un cuore grande!
Anche se volessi provare a riassumere i miei ultimi 3 anni ci vorrebbero comunque mille righe e già qualcuno si sarà stancato a leggere le prime due, quindi proverò a non dilungarmi e spero di non dimenticare nessuno, ma nel caso in cui dovesse succedere vi prego di perdonarmi, non vi nascondo che l’emozione nel scrivere queste 4 righe c’è, eccome!
Qui ho trovato non delle persone fantastiche, di più, una “famiglia calcistica e non” che mi ha accudito come se fossi sempre stato un santagatese…come nelle migliori famiglie i disguidi non mancano, e ciò mi ha permesso di incontrare e conoscere una nuova realtà, quella di Acquedolci, con la quale ho condiviso un annata fantastica, dove abbiamo sfiorato nella finalissima dei playoff l’eccellenza; esperienza che non dimenticherò mai e colgo l’occasione per ringraziare per l’ennesima volta la società Asd-Acquedolci Calcio e tutto il popolo acquedolcese che ha sempre manifestato stima e rispetto nei miei confronti, contento per la vostra meritatissima promozione vi faccio un grossissimo in bocca al lupo!
Il mio ritorno a Sant’Agata per la stagione appena trascorsa è stata diciamo una formalità, scelta dettata prettamente dal cuore:
tra le persone che ho conosciuto ce n’è una in particolare che chiaramente è stata la chiave di tutto, una persona con la quale ho condiviso davvero l’impossibile , che mi ha fatto innamorare di Sant’agata e che mi ha insegnato tanto..grazie a questa persona Claudio Calafiore è diventato il vostro “santagatese doc” ma soprattutto grazie a lei ho trovato una seconda famiglia che mi ha donato tutto quello che aveva in un momento molto particolare della mia vita…un semplice GRAZIE non basterà mai. Il resto lo sapete già e per chi non lo sapesse, cari miei, Sant’Agata è CURTIGGHIU quindi svegliatevi (sdrammatizziamo ahah)…
Ma andiamo avanti..che stagione abbiamo disputato? Mi sono ritrovato a far parte di uno squadrone, con uomini prima che calciatori, con la quale ho condiviso gioie, dolori ma anche VITTORIE…vittorie che ci hanno portato alla conquista dell’obiettivo chiamato SERIE D! Un traguardo che meritavamo noi calciatori per i sacrifici fatti dal 1 Agosto dell’anno scorso, traguardo che meritava la società che con sacrifici economici da anni voleva fortemente, traguardo che meritavano i tifosi, il gruppo KAOS, che dall’inizio ci hanno sostenuto e seguito ovunque e anche con loro abbiamo instaurato un rapporto di rispetto sin da subito…ma soprattutto traguardo che meritava l’intero paese di Sant’Agata di militello, che da 29 anni mancava in questa categoria.
Vorrei ringraziarvi uno per uno perché ognuno di voi mi ha regalato qualcosa di importante..incomincerei con Giuseppe La Farina, persona squisita, sempre disponibile che si è rivelato AMICO VERO in qualsiasi momento, mi ha seguito e inseguito sia mentalmente che fisicamente ovunque!…sempre pronto per un consiglio o semplicemente per ascoltare un mio sfogo da esaurito quale sono!
Grazie a Salvo Miracola, questa serie D è per te e per chi non c’è più che ha dato tutto per il città, so che forse sarai quello più scontento dopo questo messaggio ma perché so il bene che mi vuoi, e quanto ci tenessi!
Grazie al direttore Ettore Meli, persona con la quale non sono mancati gli scontri, ma con la quale ho instaurato negli anni un bel rapporto di rispetto reciproco dentro al campo che ci ha portato insieme alla conquista della serie D e fuori dal campo ci ha dato la possibilità di confrontarci su tutto!
Grazie a mister Ferrara che mi ha dato una grossissima mano nella mia crescita personale come calciatore
Grazie al presidente Antonio Ortoleva e a tutta la società.
Grazie a Francesco Maiorana che mi ha voluto bene come un fratello minore e che mi ha dato la possibilità di trovare un impiego lavorativo in un momento difficile per me.
Grazie ad Alessio Conforto, fisioterapista/amico che in questi 3 anni mi ha visto in condizioni più che critiche ma che mi ha messo sempre in piedi meglio di prima!
Grazie ai magazzinieri, Daniele Silla e Alessandro, quest’anno mettetevi buoni perché ne avete da migliorare!
Grazie alla famiglia Mosca(Antonio Mosca Federica Colloraffi) , anche loro sempre pronti a tendermi una mano d’aiuto, ragazzi con cui ho passato momenti indimenticabili.
Grazie ad Antonio Bonina, sempre disponibile per qualsiasi cosa, grande persona oltre che un fenomeno nel suo lavoro!
Infine, ma non di certo per importanza, anzi..voglio ringraziare te CAPITANO Giorgio Cicio Cicirello, non avrai più me che ti gira la fascia di capitano intorno al braccio per quest’anno, io non avrò te per lo stesso motivo, ma volevo dirti che ogni qual volta ho indossato quella fascia l’ho fatto sempre col cuore pieno d’orgoglio, perché mi bastava guardarti negli occhi prima di ogni partita per capire cosa significasse amare questi colori, questa maglia, questa fascia!
Credo di aver detto proprio tutto, mi scuso nuovamente se ho dimenticato qualcuno, ma non è facile ricordare tutto e tutti, la mia vita a Sant’Agata è stata un fiume in piena sin dall’inizio.
Lascio questa che ritengo casa mia consapevole di aver dato tutto..ho sputato sangue e sudore per questa maglia, ho finito tutte le mie partite stremato e con le lacrime agli occhi quando vedevo sugli spalti del B.Fresina tutti voi che con amore e passione ci incitavate.
Spero possiate portare un bel ricordo di Claudio Calafiore, preferibilmente fuori dal campo, perché di calciatori ne passeranno a migliaia, ma vi assicuro, e in questo voglio essere presuntuoso e chi mi conosce sa che non lo sono affatto, che difficilmente troverete un ragazzetto che a 22 anni si è innamorato del vostro paese e a 25 lo lascia col cuore in gola e le lacrime agli occhi.
Con tutto l’affetto che ho, il vostro guerriero,santagatese doc Claudio!
A presto!”.

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Redazione