Altra puntata dedicata alle nuove realtà che hanno compiuto il salto di categoria dalla Promozione all’Eccellenza. Questa volta tocca al Santa Croce che dopo sette anni torna nel massimo campionato regionale dopo aver terminato il girone D al secondo posto e aver battuto ai play off prima il Misterbianco e poi il Terme Vigliatore. Della stagione appena conclusa abbiamo parlato con il direttore generale dei biancazzurri, Claudio Agnello. Queste le sue parole a Goalsicilia.it:
Direttore, innanzitutto complimenti per questo traguardo. Ve lo aspettavate a inizio stagione?
“Nella scorsa stagione siamo arrivati quarti senza la possibilità di fare i play off e quindi un po’ d’amaro in bocca era rimasto. Sognavamo di raggiungere questo traguardo, chiaramente l’appetito vien mangiando e noi abbiamo cominciato a crederci soprattutto verso la fine”.
Qual è stata la differenza tra l’anno scorso e quest’anno?
“L’anno scorso avevamo davanti tre corazzate che hanno meritato il salto di categoria. Quest’anno invece siamo riusciti ad avere la meglio nella lotteria dei play off. Ai play off ci vuole cuore e fortuna. Durante la finale ai punti abbiamo meritato di vincere la partita”.
Inoltre, vincere la finale era per voi fondamentale per il salto di categoria…
“Esattamente… Se avessimo perso la finale difficilmente avremmo fatto domanda di ripescaggio perché noi abbiamo una politica ben precisa. Ci piace ottenere i traguardi sul campo anche un’eventuale sconfitta l’avremmo accettata con sportività senza fare richiesta di ripescaggio”.
Qual è il vostro rapporto con la comunità di Santa Croce Camerina?
“La città è piccola e un evento di questo genere è stato preso dalla gente con euforia. Non ti dico che la gente è impazzita, ma quasi e questa è una cosa molto bella perché senti le persone vicine. La gente risposto bene sia durante la stagione sia il bagno di folla finale. L’abbraccio della gente stato tanto emozionante quanto il successo stesso”.
Dopo la regular season, ecco i play off. Prima avete vinto la sfida col Misterbianco…
“Abbiamo trovato al secondo turno il Misterbianco, cosa non da poco visto che abbiamo evitato il primo turno per via dei dieci punti di distacco dalla quinta. La gara era abbastanza temuta, anche se il fattore campo ci avvantaggiava e avevamo due risultati su tre. Il Misterbianco ha fatto una buona partita ma abbiamo meritato. In campionato li avevamo sempre battuti, ma nonostante i vantaggi legati al campo e al risultato è stata una sfida combattuta”.
…E poi, in finale, avete battuto il Terme Vigliatore.
“Col Terme Vigliatore è stata un’ora di partita in cui la squadra si è espressa al massimo e forse gli avversari non se l’aspettavano. Eravamo avanti di due reti e loro hanno segnato un gol poco prima dell’intervallo, quindi poi è venuta fuori un po’ di tensione. Noi però abbiamo dimostrato più voglia di vincere la partita. Onore comunque agli avversari che fino alla fine ci hanno messo in difficoltà”.
Claudio, se dovessi tracciare un bilancio di questa stagione cosa diresti?
“Penso che meglio di così non poteva andare. Non potevamo pensare di battere il Marina che ha vinto meritatamente e con largo anticipo il campionato. Essere arrivati alla promozione con i play off era il massimo che potevamo fare. E anche l’allenatore ha i suoi meriti. Più di questo non potevamo chiedere, perché quest’anno è riuscito tutto nonostante le difficoltà che possono esserci durante una stagione. Per noi è dunque un grande successo”.
Inoltre su Facebook fate un tipo di comunicazione diversa, che attira le simpatie di chi vi segue da lontano…
“Da un paio di anni abbiamo voluto evitare quella che è la comunicazione sportiva seriosa (ride, ndr) con chissà quali comunicati seriosi. Siamo pur sempre dilettanti e dobbiamo vivere lo sport anche con un po’ di ironia e divertimento. I ragazzi che gestiscono la pagina Facebook lo fanno in maniera divertente e lo facciamo anche per essere seguiti maggiormente. E così abbiamo anche suscitato molte curiosità tra gli sponsor”.
Che tipo di seguito ha la squadra?
“Lo stadio ha una capienza di non più di 500 persone e abbiamo una media di 250 spettatori. Non c’è tifo organizzato, sono tutte famigliole, ragazzi e anziani. Vorremmo mettere su un piccolo tifo organizzato per rendere le partite e gli spalti un po’ più colorati. C’è comunque un bel senso di appartenenza con la città”.
E il rapporto con l’amministrazione comunale com’è?
“Abbiamo la fortuna di avere un sindaco piuttosto vicino alla gente e vicino alla città. Specialmente negli ultimi mesi, la presenza del sindaco è stata piuttosto rimarcata ed è venuto alla finale play off con i tifosi, portando la bandiera”.
So che ci sono dei progetti per il campo…
“Adesso vogliamo trovare il modo di fare il campo in erba sintetica, ma da parte dell’amministrazione c’è vicinanza alla squadra della città. L’aspetto politico comunque non è mai entrato all’interno della nostra società, il sindaco quindi ci appoggia indipendentemente”.
Impossibile non parlare di futuro…
“La politica è sempre stata quella di restare con i piedi per terra. Si cercherà di trovare qualche risorsa in più per cercare di rinforzare la squadra. Vogliamo comunque riconfermare lo zoccolo duro, rendendo la squadra più preparata per un campionato difficile. Qui abbiamo sempre cercato di mantenere gli impegni con atleti, fornitori e quant’altro, puntiamo alla salvezza senza farci film in testa. Anche perché le risorse sono ristrette. Ma con queste risorse siamo riusciti a salire e ora vogliamo mantenere la categoria”.
Quindi come affronterete il prossimo campionato?
“Non sarà un anno facile, ma se si affronta con umiltà e con la poca esperienza che possiamo avere non è impossibile ottenere gli obiettivi. Se invece cominceremo a costruire castelli in aria sarà più complicato”.
Mister Lucenti sarà confermato?
“La situazione di Lucenti non è ancora ufficiale. La società ha già comunicato che lui sarà la prima persona a essere contattata. Un allenatore che ha ottenuto questo bel risultato è giusto che si richiami, ma per l’ufficialità ancora passerà un po’ di tempo”.
E sui calciatori che comporranno la squadra l’anno prossimo?
“Al momento non stiamo assolutamente chiamando nessuno, perché prima la società vuole capire le risorse a disposizione. Poi in base alle proprie forze vedremo che armi potremo utilizzare. E da lì inizieremo a chiamare i giocatori. Non serve comunque una sfera di cristallo per capire che richiameremo molti dei giocatori che hanno cominciato questo ciclo e che vorremmo riconfermare. Per la costruzione della squadra cominceremo a parlarne tra un mesetto”.