Sancataldese, Zappalà a GS.it: ”Gruppo straordinario e società sempre presente. Obiettivi? Giocheremo sempre per vincere”
“Al di là di qualche episodio, stiamo facendo un grande campionato”. A elogiare il ruolino di ma
“Al di là di qualche episodio, stiamo facendo un grande campionato”. A elogiare il ruolino di marcia della Sancataldese è il difensore Giuseppe Zappalà. Classe ’90, è alla sua prima stagione con la maglia verdeamaranto e ha già realizzato anche qualche gol. Queste le sue parole ai microfoni di Goalsicilia.it. (Foto Puccio Rotella)
Domenica, dopo un periodo un po’ così, siete tornati alla vittoria…
“Venivamo da due sconfitta inaspettate: abbiamo perso contro due squadre che sulla carta, qualitativamente, erano inferiori a noi. Magari non le abbiamo affrontate con la giusta concentrazione e la giusta cattiveria, cullandoci del fatto che la loro classifica era un po’ deficitaria. Ci era subentrata l’idea che potessero essere gare semplici invece in D di semplice non c’è niente”.
I play off sono mai stati un obiettivo?
“I progetti societari di inizio anno erano quelli di una salvezza da raggiungere il prima possibile e divertendoci. Dopo un girone di andata ad alti livelli, è uscito fuori un potenziale importante ma dobbiamo sempre rimanere coi piedi per terra. Sicuramente non ci consegneremo a nessuno e giocheremo tutte le gare per vincere”.
Mister Marcenò qualche settimana fa ha dichiarato che “appena alziamo un po’ l’asticella, sbagliamo tutto”…
“Ci contraddistingue il fatto che possiamo vincere e perdere contro chiunque. Facciamo grandi gare contro Nocerina, Acireale, vinciamo a Messina e poi siamo in grado di perdere in casa contro il Paceco. Questo perché se manteniamo la concentrazione alta, le cose ci vengono facili, se caliamo la tensione, rischiamo di fare brutte figure”.
Domenica non c’è il rischio di cali, affrontate uno squadrone come la Nocerina…
“Queste sono gare che si preparano da sole. Quando vai a giocare in uno stadio del genere, contro una squadra blasonata, non servono tante motivazioni, gli stimoli vengono da soli. Non vediamo l’ora di giocare”.
Dal punto di vista personale stai facendo bene…
“Ero sceso dalla D per sposare progetti importanti come Siracusa e Acireale, ora dopo tre anni di Eccellenza, volevo rimettermi in gioco nella categoria superiore. Sono soddisfatto delle mie prestazioni ma soprattutto perché stanno arrivando i risultati della squadra”.
In squadra avete trovato una sintonia particolare…
“Il gruppo di quest’anno è uno spettacolo. Ci divertiamo tutti i giorni e abbiamo alle spalle una società che non ci fa mancare niente: se qualcuno ha un problema, loro ci vengono sempre incontro. Vogliamo finire bene il campionato e poi l’anno prossimo vedremo, io però sono felice di essere qui, è una famiglia”.
Dove non si riesce a trovare pace è invece ad Acireale, dove l’anno scorso hai affrontato praticamente gli stessi problemi che si ritrovano davanti i calciatori di oggi…
“Onestamente non sono rimasto lì perché non mi hanno dato le giuste garanzie. Fosse stato per me sarei rimasto volentieri, anche perché ero ben visto dall’ambiente e la gente mi voleva bene. Non mi sono fidato però della gente che era subentrata: vedevo che da parte loro non c’era molto interesse a fare calcio. Ad Acireale o le cose le fai bene o rischi di fare brutta figura. La mia è stata una scelta di non-fiducia e purtoppo i miei presentimenti erano corretti. Non si riesce a trovare pace perché si pensa più a speculare che alla sorte di questi colori”.