Sancataldese nota dopo la trasferta di Locri: “Atteggiamento intimidatorio, questo è il calcio che non ci piace”

32

Nota ufficiale della Sancataldese dopo la trasferta di sabato scorso a Locri. Il club verd

Nota ufficiale della Sancataldese dopo la trasferta di sabato scorso a Locri. Il club verdeamarando ha denunciato quanto accaduto:

“Locri-Sancataldese: questo è il calcio che non ci piace. Non è nostro costume recriminare o lamentarci dopo una sconfitta che accettiamo e non discutiamo.

Ma, per quanto ancora crediamo fortemente nei veri valori dello sport, siamo obbligati ad esternare cosa è accaduto ieri a Locri. Fatti che non hanno nulla a che vedere con lo sport.

Ci attendeva una partita di fondamentale importanza, per entrambe le squadre. Ma non immaginavamo così…

La “calorosa accoglienza” ha avuto inizio sin dal nostro arrivo, in cui i loro dirigenti e calciatori ci hanno dato il loro “benvenuto” a partire dalla nostra discesa dal pullman all’arrivo, iniziando sin da subito la caccia all’uomo o agli uomini per cercare di intimorirli per avere i 3 punti. Minacce, spintoni e dichiarazioni forti che non hanno avuto la peggio, grazie alla presenza del Commissario di campo da noi voluto e dalla presenza massiccia della Polizia. Pugni, calci e testate a fine primo tempo contro i nostri atleti e documentate dalle immagini della diretta della partita; attacchi fisici continui al rientro degli spogliatoi e a bordo campo.

Una vera e propria caccia all’uomo dall’inizio alla fine per avere cosa? I 3 punti!

Con questo atteggiamento, ci sono riusciti, facendo intimorire i nostri atleti, oltre che alla terna arbitrale (tempo abbondantemente scaduto al rigore concesso al primo tempo, ecc.).

Una vergogna, che ancora esiste sui campi dilettantistici, veramente imbarazzante con simili atteggiamenti da far west.

Noi siamo abituati a giocare e a vincere o perdere sul campo, con la sportività, non con queste azioni che non fanno parte del nostro modo di fare calcio.

Evviva lo sport quello sano, quello che piace a noi. Si può perdere o vincere, ma con dignità, rispetto e lealtà”.

LEGGI ANCHE
LA REPLICA DEL LOCRI: “Loro accuse non corrispondono alla realtà, ci tuteleremo nelle sedi opportune”