Sancataldese, Lu Vito: “Sospiro di sollievo, la squadra si è espressa al meglio. Questo è uscire da vincenti”

Il tecnico della Sancataldese, Eugenio Lu Vito, commenta così il successo sull’Igea:

“Un sospiro di sollievo. Mi aspettavo una partita in base alla settimana e se devo essere sincero la squadra si è espressa al meglio. Un desiderio mio personale, ma è quello di ogni mister, è di vincere e convincere. E la squadra andava in automatico. In due settimane sono stato piacevolmente sorpreso. Si è visto il lavoro che abbiamo fatto, hanno riportato tutto alla lettera. Sono molto contento per la prestazione dei ragazzi perché se la meritavano, hanno sudato e lavorato duro”.

“Abbiamo un prof. che lavora bene. La squadra? Non è questione di quanto corri, ma di come corri. Abbiamo lavorato su una corsa intelligente. Sapevamo di affrontare una squadra che stava bene fisicamente, ben allenata. L’abbiamo studiata nei minimi dettagli per cercare di annullare le loro forze. Abbiamo fatto allenamenti specifici sulle transizioni, quando conquistavamo e recuperavamo palla. La squadra ha sempre lavorato bene atleticamente, è una questione di corsa intelligente”.

“Le due punte? Mazza è un ragazzo che si è sempre allenato al massimo, un professionista che ha sempre dato tanto. Ogni mister ha le proprie idee, per lui era anche un riscatto e ha canalizzato quella sua voglia nel modo giusto. Ha fatto bene non solo per il gol, ma anche in fase difensiva, di sacrificio. Si è guadagnato la casacca, si è sempre allenato bene. Per un allenatore non c’è cosa più bella di essere in difficoltà perché tutti si sono allenati bene, era dura lasciare qualcuno fuori”.

“Vogliamo uscire da vincenti, che non è la stessa cosa di vincere la partita. Soddisfazione? Colgo la palla al balzo perché è un discorso importante, è doveroso e rispettoso fare delle precisazioni. Questa è una salvezza di tutti. Sono passati tanti calciatori che oggi non sono più qui, ma ogni calciatore ha messo un mattoncino dando il massimo. Oggi c’è la mia faccia, ma sono passati altri allenatori che hanno messo il loro mattoncino per poterci salvare. La società ha messo tantissimi mattoncini, non facendoci mancare niente e facendo grandissimi sacrifici. I tifosi hanno messo tanti mattoncini, in campo veniva la pelle d’oca. Per noi che facciamo questo mestiere loro sono l’anima del calcio. Per questo la salvezza è di tutti”.

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Redazione