La svolta tanto attesa è arrivata. L’Akragas cambia volto e guarda al futuro con Giuseppe Arnone al timone. In un momento di grande incertezza per la società biancazzurra, l’avvocato agrigentino, noto per le sue battaglie civili e politiche, ha deciso di prendere in mano la situazione, promettendo di traghettare la squadra fino alla fine del campionato.
Come riportato da Alan David Scifo su Repubblica Palermo, la mossa arriva in un momento critico per l’Akragas, ultimo in classifica e con le speranze di salvezza ridotte al lumicino. Dopo la cessione della società da parte di Giuseppe Deni e il rischio concreto di fallimento, Arnone è intervenuto con un atto di amore verso la città e la sua squadra: «Sarò io a traghettare l’Akragas sino alla fine del campionato», ha dichiarato durante la sua prima conferenza stampa da presidente.
Un atto d’amore per Agrigento
La decisione di Arnone arriva alla vigilia dell’importante derby contro il Ragusa, in un momento in cui l’Akragas ha collezionato cinque sconfitte consecutive e vede i playout sempre più lontani. Il nuovo presidente, noto come “lo sceriffo” per la sua lunga carriera di attivista e politico, ha motivato la sua scelta come un gesto d’amore per Agrigento e per evitare che la città, proprio nell’anno in cui è Capitale della Cultura, debba assistere all’ennesimo fallimento sportivo.
«Avere dopo 70 anni l’illuminazione e non avere una squadra di calcio è una cosa degna di una novella pirandelliana», ha commentato Arnone, facendo riferimento ai fondi stanziati per l’illuminazione dello stadio annunciati dal deputato Lillo Pisano.
Il ritorno in scena dello “sceriffo” di Agrigento
La figura di Giuseppe Arnone è ben nota ad Agrigento. Ex presidente di Legambiente, ha sempre diviso l’opinione pubblica per le sue battaglie spesso controcorrente. Dalla lotta contro gli abusivismi edilizi alle crociate legali contro magistrati e politici locali, Arnone ha lasciato il segno anche nella politica agrigentina.
Nel 1993 sfiorò la poltrona di sindaco, battuto per un soffio da Calogero Sodano, e nel corso degli anni ha tentato più volte di tornare in gioco, senza successo. Ora, il suo ritorno in scena passa attraverso il calcio, in una sfida che appare ardua ma che Arnone sembra voler affrontare con il suo consueto spirito combattivo.
«Abbiamo gli imprenditori agrigentini che lavorano con appalti da decine di milioni di euro, non possono permettere che l’Akragas fallisca», ha ribadito durante la conferenza stampa, lanciando un appello agli attori economici del territorio.
Tra dubbi e speranze, i tifosi attendono risposte
L’ingresso di Arnone ha sorpreso i tifosi, che si aspettavano notizie positive sul fronte societario ma non una svolta di tale portata. Se da un lato c’è chi vede nella sua presenza una garanzia per evitare il peggio, dall’altro non mancano i dubbi sulla reale capacità della nuova presidenza di salvare la società da una retrocessione che appare ormai quasi inevitabile.
La trasferta di oggi contro il Ragusa rappresenta un banco di prova fondamentale, anche se le speranze di salvezza sembrano appese a un filo. Tuttavia, i tifosi sperano che la scossa societaria possa almeno restituire dignità sportiva alla squadra nelle ultime dieci partite della stagione.
Arnone, che ha già annunciato la sua presenza in curva nella prossima gara casalinga, ha promesso battaglia fino alla fine: «Non possiamo permettere che l’Akragas scompaia nuovamente. Agrigento merita di più».