Rosolini, Trombatore: ­“­Siamo entrati nella storia del club. Paternò e Sant’Agata in D, poi ripescaggi a catena­“

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Ai canali ufficiali del club, parla l’allenatore del Rosolini, Orazio 

Ai canali ufficiali del club, parla l’allenatore del Rosolini, Orazio Trombatore

“Quest’anno finalmente mi sono potuto mettere in gioco con un gruppo giovane, ma pronto al sacrificio ed alla crescita. Tanti giovani molto vogliosi e motivati, messi a disposizione grazie all’oculatezza di Società e dirigenza ma soprattutto dal lavoro svolto dal nostro DS Restuccia in fase di mercato prima e giorno per giorno durante tutta la stagione. Un gruppo che giorno dopo giorno è cresciuto, insieme a me, facendosi spazio tra le grandi. Lo dimostra il fatto che sin dall’inizio e fino alla sosta forzata è sempre stato tra le prime della classe. Un peccato non aver potuto terminare un anno pieno di soddisfazioni come questo. Purtroppo siamo stati costretti a fermarci, giustamente, per i gravi motivi che tutti noi sappiamo.

Siamo entrati nella storia del Rosolini calcio, con una semifinale storica di coppa e con il miglior piazzamento di sempre, terzi in classifica. Alla luce dei fatti, sembra alquanto impossibile immaginare il proseguo dei campionati, visto che la maggior parte delle società difficilmente potranno essere in grado di riprendere le attività sostenendo costi elevati per garantire la massima sicurezza sanitaria ad atleti, staff tecnici e collaboratori.


Verdetti? Sicuramente società come Paternò e Sant’Agata, in primis, per il campionato disputato meriterebbero il salto di categoria. Dietro ci siamo noi! A mio avviso questo è il momento giusto per pensare e progettare una rimodulazione dei vari campionati. Affascinante sarebbe l’ipotesi di una serie D tutta siciliana. Quindi ripescaggi a catena ma soprattutto aiuti concreti alle società dilettantistiche “serie”, in termini di struttura societaria. In modo da proporre campionati, magari con meno gironi per ciascuna categoria, ma sicuramente non più falsati da pseudo-società che abbandonano in corso d’opera. Tutto questo nel rispetto verso lega, società, allenatori, atleti e tifosi, ma soprattutto nel rispetto del gioco calcio”.