Rissa in campo: “Ha messo le mani addosso all’arbitro” | Sei espulsi durante la gara
Scende da Far West durante la partita che ha costretto l’arbitro a prendere provvedimenti disciplinari da record, ben sei gli espulsi.
Le competizioni sportive possono essere segnate da episodi di tensione che portano a numerose espulsioni, compromettendo l’equilibrio del gioco. Nel calcio, una delle partite più ricordate per il numero di espulsi è il celebre derby argentino tra Boca Juniors e River Plate nel 2015, durante la Copa Libertadores. L’arbitro fu costretto a espellere cinque giocatori a causa di un acceso scontro fisico in campo. Un altro esempio clamoroso è la sfida tra Olanda e Portogallo durante il Mondiale del 2006, nota come “La battaglia di Norimberga”, che terminò con quattro espulsioni e un record di 16 cartellini gialli.
Anche il basket, nonostante sia uno sport meno associato alla violenza, ha visto gare con molti giocatori espulsi. Nel 1995, durante una partita NBA tra i New York Knicks e i Phoenix Suns, una rissa coinvolse praticamente entrambe le squadre, portando l’arbitro a espellere un totale di sei giocatori. Simile fu il caso del match tra i Chicago Bulls e i Detroit Pistons nel 1990, in cui le continue provocazioni sfociarono in un alterco che vide cinque espulsioni decisive per l’esito della partita.
Partite particolarmente tese si verificano spesso durante competizioni ad alta posta in gioco. Un esempio nel calcio fu l’incontro tra Brasile e Cile nel 1989, durante le qualificazioni ai Mondiali, con tre espulsioni per condotta antisportiva e risse tra i giocatori. Nel basket, una gara memorabile fu quella tra Boston Celtics e Los Angeles Lakers nel 1984, caratterizzata da violenti contrasti che costrinsero gli arbitri a cacciare diversi atleti dal campo.
Questi episodi dimostrano come la tensione emotiva possa sfociare in comportamenti scorretti, mettendo in ombra l’aspetto sportivo. Non solo gli atleti, ma anche allenatori e tifosi dovrebbero essere educati a mantenere la calma, trasformando la passione in energia positiva piuttosto che in caos.
Botta, risposta e rissa
Si sta giocando la gara tra Miami Heat e Houston Rockets, il punteggio è sul 99-94 e mancano poco più di 30 secondi alla sirena finale. Thompson dei Rockets atterra Herro degli Heat e da qui ne nasce un parapiglia degno da Far West che costringe l’arbitro ad estrarre sei volte il cartellino rosso.
Ad aprire le danze è stato VanVleet dei Rockets che dopo un’infrazione di cinque secondi, per un time out non chiamato in tempo, ha ricevuto il rosso per proteste dall’arbitro principale.
I duri provvedimenti dell’arbitro
Dopo l’espulsione di VanVleet, pochi secondi dopo, c’è lo scontro tra Thompson ed Herro che coinvolge anche le rispettive panchine. Così i direttori di gara, oltre ad espellere gli autori dell’iniziale scontro, hanno dovuto prendere provvedimenti disciplinari anche contro Green, Rozier, l’assistente Sullivan e l’allenatore dei Rockets Udoka.
Marc Davis, l’arbitro principale del match, ha spiegato: “Coach Udoka, così come l’assistente Sullivan, è stato espulso per i commenti offensivi rivolti nei miei confronti, mentre Thompson ed Herro si sono scontrati. Le azioni di Green e Rozier hanno inrensificato la rissa“.