Rigoli a GS.it: “A Catania in Serie C si pensa solo a vincere, Palermo non ha rosa per competere in alto. Serie D e Akragas…­“

30

Mister Pino Rigoli, allenatore ex Catania, Leonzio, Akragas e <

Mister Pino Rigoli, allenatore ex Catania, Leonzio, Akragas e Fc Messina, ospite del “Salottino Goalsicilia”, parla di Serie C e Serie D. CLICCA QUI per rivedere la puntata. 

CATANIA “Per quelli che erano gli obiettivi iniziali, nella prima parte di campionato ha fatto benissimo. Poi quando hanno deciso di alzare l’asticella, hanno fatto qualche errore. Sono andati via due giovani importanti come Pecorino e Biondi, sono aumentate aspettative e pressioni…Poi Catania in Serie C è costretta a pensare a vincere e nell’ultima parte di campionato, forse non stava venendo fuori il valore dell’organico”.

DA RAFFAELE A BALDINI “Nel sistema calcio, noi allenatori siamo la colonna debole. Però ho visto la differenza tra l’ultima partita di mister Raffaele contro la Turris e la prima di Baldini contro l’Avellino, ho visto due squadre completamente diverse. Io non penso che un allenatore nuovo in tre giorni possa aver cambiato radicalmente, la squadra contro l’Avellino era quella costruita da mister Raffaele, con pregi e difetti. Magari però il cambio allenatore ha portato entusiasmo, condivisione e libertà mentale”.

PALERMO “La sensazione è che non ci sia l’organico all’altezza della piazza e di mister Boscaglia che è un allenatore con un curriculum importante. Sicuramente è una buona squadra ma non una rosa che può competere per vincere”.

LA TERNANA DI LUCARELLI VOLA “Sta facendo un grandissimo lavoro, dal punto di vista gestionale è perfetto, ha creato un gruppo straordinario e sta dominando, ma per scaramanzia non dico che ha già vinto il campionato (ride ndr). Alle spalle ha un società di spessore e uno staff di livello”.

AKRAGAS “Ad Agrigento ho ricordi bellissimi, è una piazza straordinaria, ho conosciuto persone splendide con cui è rimasto un rapporto speciale, dirigenti, tifosi…Ho lasciato il mio cuore e spesso ci torno, spero ci siano le basi per fare calcio con continuità perché Agrigento ha passione”.

SERIE D “Oggi è una lotta a tre per la promozione ma come importanza di organico metto primo FC Messina, poi Acr e infine la Gelbison, al di là di quella che sarà la classifica finale. Fc ha più soluzione e una rosa importante, l’Acr invece può contare sulla continuità tecnica che hanno dato perché a differenza di altri hanno cambiato poco, hanno avuto un allenatore fin dall’inizio e giocano il miglior calcio del girone”.

CHIOSA FINALE SUL MESSINA “Fare calcio per me non è una questione di categoria, accetto una piazza se ci sono le condizioni per fare calcio come si deve. Ho accettato Messina perché ero convinto che c’erano dei presupposti per il salto di qualità, l’augurio che faccio sia ad Acr che Fc è che questo salto lo facciano entrambe il prima possibile per la città e per i tifosi che se lo meritano. Non conoscevo Messina città ma adesso posso parlarne solo bene. Nella mia esperienza in giallorosso ho costruito tanto, oggi si ritrovano una squadra completamente diversa da quella che avevo trovato, una squadra importante”.