Repubblica: “Turris esclusa, torneo di serie C falsato. Il Trapani perde altri 6 punti in classifica”

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La classifica del girone C di Serie C viene nuovamente riscritta. Dopo l’esclusione del Taranto, arriva anche quella della Turris, che comporta la cancellazione di tutti i punti conquistati dalle squadre contro i campani. Un altro colpo duro per diverse società, tra cui il Trapani, che perde sei punti dopo averne già lasciati per strada quattro la scorsa settimana. Un totale di dieci punti in meno, che ora mette seriamente a rischio la qualificazione ai playoff.

Come riportato da Fabrizio Bertè su Repubblica Palermo, il Catania perde invece un solo punto, avendo già subito una decurtazione di tre lunghezze nella settimana precedente, mentre il Messina si vede togliere altri tre punti, dopo averne persi già sei per la situazione Taranto. Ma i problemi dei giallorossi non si fermano qui: la sfida più delicata si sta giocando fuori dal campo.

Messina nel caos: rischio di una nuova penalizzazione
Alla già pesante situazione in classifica si aggiunge la possibilità di un’ulteriore penalizzazione per il Messina, dopo il -4 inflitto nei giorni scorsi a causa del mancato pagamento dei contributi previdenziali e fiscali da parte della nuova proprietà.

Secondo quanto riportato da Repubblica Palermo, la Commissione di Vigilanza sulle acquisizioni societarie ha chiesto al club di fornire entro il 14 marzo la documentazione finanziaria necessaria a certificare la solidità economica della LAAD Invest Group, l’entità che ha rilevato la società dall’ex presidente Pietro Sciotto.

I dubbi sulla nuova proprietà sono molteplici. La LAAD Invest Group è una fiduciaria lussemburghese nata appena un anno fa, con un capitale sociale dichiarato di soli 12.000 euro. Inoltre, non ha ancora versato le somme pattuite per il passaggio di proprietà, lasciando il club in una situazione di estrema incertezza.

Tra le richieste della Commissione, anche il casellario giudiziale dei nuovi amministratori Alexandre Chateaux e Doudou Cissé, oltre a documenti che attestino la loro reale capacità finanziaria. Se la documentazione non dovesse essere trasmessa entro la scadenza fissata, il Messina rischia un altro deferimento, che potrebbe portare a una nuova penalizzazione di due punti, oltre a una possibile multa.

Presidente sparito, trattative in alto mare
Il quadro societario del Messina è sempre più caotico. Nel frattempo, Doudou Cissé sembra essere scomparso dai radar, mentre il presidente Stefano Alaimo avrebbe comunicato al sindaco di Messina, Federico Basile, la volontà di fare un passo indietro.

Nel tentativo di trovare una soluzione, un imprenditore messinese che lavora negli Stati Uniti avrebbe manifestato interesse per il club, cercando di coinvolgere investitori americani. A fargli da intermediario è il messinese Fabio Giambò.

Le mancate opportunità e gli imprenditori che si sono defilati
A rendere il tutto ancora più complicato sono le molteplici trattative mai concretizzate. Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria, ha dichiarato di essersi tirato indietro dopo ripetuti tentativi di contatto con Sciotto, Alaimo e Cissé, senza ricevere alcuna risposta:

«Avevo testa e cuore per salvare il Messina, ma Sciotto non mi ha mai risposto al telefono. Alaimo e Cissé si sono volatilizzati. Non essendoci alcun interlocutore, devo farmi da parte».

Anche Massimo Romagnoli, ex presidente dell’Orlandina Calcio, ha provato lo scorso anno a entrare nel club, senza però ricevere alcun riscontro dalla dirigenza.

Un altro nome che rimane sullo sfondo è quello di Fabrizio Mannino, imprenditore siciliano attivo tra Hong Kong e Dubai, che però non ha mai dato segnali concreti di voler affondare il colpo.

Infine, una parte della tifoseria spinge per Immacolato Bonina, ex presidente dell’Igea Virtus e del Basket Barcellona, che già a dicembre aveva tentato di rilevare il Messina, prima che Sciotto chiudesse l’accordo con Alaimo e Cissé.

Il futuro del Messina appeso a un filo
Con il rischio di ulteriori penalizzazioni, una società senza una guida stabile e le incertezze legate alla proprietà, il futuro del Messina appare sempre più incerto. Mentre sul campo la squadra cerca di tenersi a galla, fuori dal rettangolo di gioco il caos societario rischia di compromettere definitivamente la stagione e le ambizioni del club.