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Repubblica: “Messina penalizzato, ma l’incubo è il fallimento”


Il Messina vive uno dei momenti più delicati della sua storia recente. Mentre il nuovo presidente Stefano Alaimo continua a rassicurare tifosi e città, il CEO dell’Aad Invest Group, Doudou Ciss, sembra essere sparito nel nulla. Come riportato da Fabrizio Bertè su Repubblica Palermo, il club peloritano è appeso a un filo, tra fondi promessi, penalizzazioni in vista e un futuro sempre più incerto.

Il mistero dei 75 milioni e i fondi bloccati
Alaimo ha dichiarato di aver ricevuto garanzie sullo sblocco del famoso fondo da 75 milioni di euro, menzionato da Ciss a gennaio. Tuttavia, questi soldi non sono ancora stati accreditati sul conto dell’Aad Invest Group, e il presidente invita alla pazienza:

“Il fondo è stato sbloccato, ma servono ancora alcuni passaggi tecnici prima che venga effettivamente accreditato. Di questi 75 milioni, solo una parte andrà al Messina.”

Nel frattempo, gli stipendi dei calciatori sono stati pagati, ma non sono stati saldati i contributi, proprio a causa del blocco del fondo.

Penalizzazione in arrivo e trattativa mancata con Sciotto
Nonostante le rassicurazioni di Alaimo, il Messina rischia una penalizzazione compresa tra 2 e 6 punti. A complicare ulteriormente la situazione c’è il mancato versamento della prima tranche da 1,25 milioni di euro da parte della fiduciaria lussemburghese che avrebbe dovuto acquisire l’80% delle quote del club da Pietro Sciotto.

L’ex presidente giallorosso, che formalmente detiene ancora il 20%, avrebbe il diritto di riprendersi la società grazie a una clausola, ma sembra non avere alcuna intenzione di tornare in pista.

Le accuse di Angelo Costa e il budget ridotto all’osso
L’ex direttore operativo Angelo Costa, dimessosi il 2 gennaio, ha espresso tutta la sua frustrazione per la gestione della nuova proprietà:

“L’Aad Invest Group ha pagato gli stipendi solo grazie ai soldi ricevuti dalla Lega per il minutaggio dei giovani e per il ristoro delle formazioni giovanili: circa 180.000 euro, mentre gli stipendi ammontavano a 160.000 euro.”

Costa ha inoltre sottolineato come il club abbia incassato anche i soldi dalle cessioni di Anatriello, Petrungaro e Pedicillo, ma senza che questi fondi siano stati reinvestiti per garantire stabilità alla squadra.

Un club in mano a una società fragile
Il Messina si trova ora in mano a una società, l’Aad Invest Group, fondata appena un anno fa e con un capitale sociale di soli 12.000 euro. Una base finanziaria decisamente insufficiente per garantire la gestione di un club di Serie C con ambizioni di rilancio.

Intanto, la situazione economica si riflette anche sugli aspetti più banali della gestione: il Messina è stato multato di 400 euro dopo la sconfitta con il Trapani per mancanza di acqua calda negli spogliatoi riservati alla quaterna arbitrale.

Un futuro sempre più incerto
Il futuro del Messina resta avvolto nell’incertezza. Senza garanzie economiche reali, con la minaccia di una penalizzazione in classifica e con una proprietà che non ha ancora rispettato gli impegni presi, il rischio di un nuovo fallimento appare sempre più concreto.

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Redazione