Repubblica: “Messina a un passo dal baratro, tra retrocessione in serie D e crisi societaria senza sbocchi”

3


MESSINA – Due partite per la vita. Il Messina si gioca tutto, dentro e fuori dal campo. La squadra di Simone Banchieri ha ancora la possibilità di agguantare i playoff, ma per farlo dovrà vincere le ultime due sfide di campionato, a partire dal match di sabato allo Zaccheria contro il Foggia, per poi chiudere con la Juventus Next Gen. Una rincorsa disperata, ma possibile, visto che i giallorossi si trovano attualmente all’ultimo posto con 19 punti, ma con la possibilità di rientrare nella zona playout se lo scarto dalla penultima sarà inferiore a otto punti.

La vera partita però si gioca altrove, nelle stanze dei notai e tra imprenditori, ed è una corsa contro il tempo per evitare quello che sarebbe il quarto fallimento in trentadue anni. La scadenza è oggi: entro sera dovranno essere versati 309.000 euro per coprire stipendi e contributi arretrati, evitando ulteriori penalizzazioni dopo il -4 già incassato in classifica.

Il piano di salvataggio
A guidare il tentativo di salvataggio c’è il sindaco Federico Basile, che ha lanciato un appello alla città. Ha già risposto Francesco Barbera, ad della nota torrefazione Caffè Barbera (sponsor ai tempi della Serie A), impegnandosi con una prima tranche da 25.000 euro. L’obiettivo del progetto “Salviamo il Messina” è trovare almeno 12 imprenditori disposti a versare la stessa cifra, arrivando alla somma necessaria.

I fondi, come riporta Repubblica, saranno gestiti con trasparenza: versati sul conto di un notaio e vincolati esclusivamente al pagamento degli stipendi e dei contributi. Se la cifra totale non sarà raggiunta, le somme saranno restituite. Se invece la raccolta avrà successo, il notaio procederà a un bonifico istantaneo alla Lega Pro.

Tra i potenziali partecipanti c’è anche Immacolato Bonina, ex presidente dell’Igea Virtus e del Basket Barcellona, mentre a sorpresa ha dato disponibilità anche Pietro Sciotto, ex numero uno del club.

La cessione per un euro
Nel frattempo, il presidente Stefano Alaimo ha confermato di aver ricevuto dal fondo lussemburghese Aad Invest Group la procura a vendere le quote del club. «Ho consegnato l’originale cartaceo a un emissario del sindaco – ha dichiarato Alaimo – e sono pronto a firmare la cessione dell’80% delle quote al prezzo simbolico di un euro a chi verrà indicato dall’amministrazione comunale».

Il tempo stringe. Il Messina ha bisogno di segnali forti in campo e fuori, per non cancellare con un’altra crisi economica tutto ciò che ancora è possibile salvare.