Il presidente amaranto fissa l’obiettivo promozione: «Serve il sostegno del pubblico, poi penseremo ai playoff e al ripescaggio»
La Reggina è proiettata verso lo sprint finale del campionato, e lo sguardo è tutto sulla prossima sfida contro il Castrum Favara, uno degli ultimi ostacoli nella corsa promozione. In un’intervista rilasciata a Gazzetta del Sud, il presidente Virgilio Minniti ha trasmesso fiducia e determinazione, spronando la squadra e l’ambiente:
«Dobbiamo crederci fino alla fine perché nel calcio può accadere di tutto. Siamo nelle condizioni di vincere le prossime due partite, sperando che il Siracusa non faccia altrettanto».
La pressione? Si gestisce da squadra
Sulla carta, la doppia sfida con Castrum Favara e Sancataldese non concede sconti:
«Nessuno ci regalerà nulla. Dovremo dare il massimo. È difficile stare dietro a inseguire, la pressione è forte, ma siamo riusciti a vincere nove partite di fila: questo dimostra che il nostro è un gruppo solido. Tutti remano nella stessa direzione», ha sottolineato Minniti.
Niente Giornata Amaranto: la Reggina chiama il popolo allo stadio
Una scelta significativa è arrivata anche sul fronte tifosi: eliminata la Giornata Amaranto, per favorire il massimo afflusso al “Sant’Agata”.
«Con il patron Ballarino e il dg Praticò abbiamo deciso di venire incontro ai nostri splendidi tifosi. Serve il dodicesimo uomo. La Curva Sud ci segue ovunque, anche a San Cataldo saranno presenti. Non ci siamo mai sentiti soli», ha dichiarato il presidente, ricordando le scene di entusiasmo vissute a Lamezia e a Locri.
Playoff e ripescaggio? Un passo alla volta
Nel caso in cui il secondo posto diventasse realtà, il club amaranto è pronto a considerare anche la via del ripescaggio:
«Prima affronteremo i playoff, poi penseremo al resto. Se toccherà a noi, ci faremo trovare pronti. Ma è presto per parlarne: adesso la testa è solo sulle prossime due partite».
Una squadra compatta, una città che sogna, e un presidente che non molla: la Reggina crede ancora nella promozione.