“Certamente nessuno si aspettava che sarebbe finita così. E’ una società che l’anno scorso aveva fatto bene, che da diverse stagioni militava in serie D e che dalla sua fondazione non è mai retrocessa”. Ai microfoni di Goalsicilia.it Marco Ravidà, giocatore del Due Torri, parla di come è finita l’avventura a Gliaca di Piraino, del suo passato all‘Igea Virtus e del suo futuro. (foto Puccio Rotella)
Per te al Due Torri era il primo anno…
“L’esperienza al Due Torri, anche se breve, è stata positiva. Sia perché mi ha permesso di giocare in una categoria superiore, sia perché ho avuto modo di conoscere nuovi compagni che, sin da subito, mi hanno fatto sentire a casa”.
Come mai questa voglia di appendere gli scarpini al chiodo?
“È stata una decisione travagliata e sofferta, presa dopo essermi reso conto che non c’erano più le condizioni per continuare l’avventura al Due Torri in considerazione delle vicende societarie che si sono venute a creare”.
Non c’è nessun margine di ripensamento?
“Mai dire mai, il calcio è la mia passione da oltre 10 anni. Le passioni si coltivano ed i sogni si inseguono, ma ci devono essere le condizioni per andare avanti e poterli realizzare”.
In estate la separazione con la ‘tua’ Igea Virtus…
“Non sono stato io a lasciare l’Igea Virtus, anzi tutt’altro. È la squadra della mia città dove io sono cresciuto calcisticamente, ripartendo dalla prima categoria fino ad arrivare alla promozione in serie D. Ho avuto il privilegio e l’onore di essere il capitano per diverse stagioni”.
Come mai questo addio?
“La mancata riconferma è stata una scelta di mister Raffaele, approvata dalla società. Ciò mi è profondamente dispiaciuto, anche perché mi sentivo legato ai colori giallorossi, al progetto Igea e con i tifosi c’era un feeling speciale”.
Quindi non c’è nessuna possibilità di ritorno al passato…
“Hanno già preso due difensori, un centrocampista e due portieri dal Due Torri. Io non li ho sentiti, quindi… Però ho avuto diverse richieste da altre società. Due in Eccellenza A, una in D e una in Promozione”.
Ti aspettavi un girone di andata così esaltante dei tuoi ex compagni?
“Nessuno si sarebbe aspettato una partenza così forte da una neopromossa. In cuor mio però, conoscendo la struttura societaria, le capacità professionali ed umane del tecnico, l’ossatura della squadra visto che quasi tutti i miei compagni dello scorso anno sono stati riconfermati, so che questa prima posizione non è certamente un caso. Barcellona si merita un palcoscenico calcistico prestigioso, auguro il meglio alla società ed alla tifoseria”.