Ai microfoni di Goalsicilia.it, il difensore Filippo Raimondi spiega così i motivi del suo addio al Paternò:
“Non mi hanno mandato via, ma sono andato via perché ho voluto sostenere il mio compagno (l’attaccante Totò Cocuzza che ci ha spiegato anch’egli i motivi del suo addio, ndr) che si era fatto portavoce per il gruppo. Ritengo che nella vita ci siano dei valori, prima bisogna essere uomini e poi calciatori. Io mi reputo un uomo e ho deciso di andare via anch’io. Voglio ringraziare la città, i tifosi e la società perché in questi due anni non mi hanno fatto mancare nulla. Sono stato benissimo e avrei voluto finire la mia carriera lì, non pensavo che sarei andato via. Purtroppo però prima viene l’uomo e poi il calciatore. E il mio compagno non poteva pagare per tutti. Sono comunque felice di aver contribuito a riportare il Paternò in serie D. Questa è una piazza che merita veramente tanto”.