Ragusa, Puma: “Il calcio dilettantistico rischia di scomparire senza sovvenzioni”

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Tuona il presidente del Ragusa Giacomo Puma, che esterna la sua

Tuona il presidente del Ragusa Giacomo Puma, che esterna la sua preoccupazione in merito alla probabile non ripresa dei campionati dilettantistici dopo il 24 novembre. Di fatto, il momentaneo stop della stagione è fissato per quella data, ma la situazione epidemiologica in Italia non accenna migliorare.

“Si rischia di fare scomparire seriamente il calcio dilettantistico. E non lo diciamo solo noi operatori del settore ma lo affermano commentatori e personaggi di spicco del pallone a livello nazionale i quali si sono resi conto che, proseguendo il blocco, di questo umile e al contempo magico mondo che ha consentito a tanti campioni di spiccare il volo verso i palcoscenici che contano resterà poco o nulla” – sentenzia Puma. 

“Visto che nessuno ha pensato a noi, chiediamo che lo Stato e la Lega ci sovvenzionino. Abbiamo iniziato in condizioni precarie, senza pubblico che per noi significava un minimo di incassi. Abbiamo rispettato tutti i protocolli sanitari, tutte le regole anticontagio. E, adesso, ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano”.

“No, non è possibile – continua Puma – Non meritiamo di essere trattati in questo modo. Sollecitiamo attenzione ma soprattutto ristori. Ritengo che la pazienza di attendere tempi migliori sia finita da un pezzo. Ora ci vogliono risposte concrete prima che l’intero movimento dilettantistico possa naufragare” – conclude il presidente del Ragusa.