Raciti a GS.it: “Ancora una volta Sciotto ha dimostrato amore per il Messina. Io legato alla piazza, mi piacerebbe restare…”

“Abbiamo una tifoseria eccezionale per questa categoria, un presidente che ancora una volta ha dimostrato di amare questi colori e uno zoccolo duro che con i sacrifici fatti si sente parte integrante di questa squadra. Se tutte queste forze le unifichiamo e le concentriamo sono convinto che si può fare qualcosa di bello e prenderci le soddisfazioni che tutti meritano”. È un Ezio Raciti felice quello che commenta la presentazione della domanda d’iscrizione da parte del presidente del Messina, Pietro Sciotto, al prossimo campionato di Serie C. Se tutto andrà come si spera, dunque, la squadra peloritana sarà ancora nel professionismo, scongiurando il rischio di scomparire dai radar del calcio che conta. Ne abbiamo parlato con il tecnico che negli ultimi due anni è stato autore di due autentiche imprese, centrando due salvezze che sembravano irraggiungibili. Queste le sue parole a Goalsicilia.it:

Mister, alla fine Sciotto ci ha ripensato e ha presentato regolarmente la domanda d’iscrizione al prossimo campionato.
“Ancora una volta questo gesto dimostra l’amore che ha Sciotto verso i colori giallorossi. Ha fatto un ulteriore sforzo e risolto il problema che attanaglia tutta la città. Tutti vogliono il Messina ma nessuno lo vuole prendere. E di conseguenza ha fatto felici i tifosi. E sono felice anche io con tutti quelli che hanno fatto sacrifici sul campo perché almeno non li vediamo vanificati”.

Da cosa nasce la stanchezza del presidente che ha più volte annunciato di voler passare il testimone?
“Sicuramente il presidente ha avuto un esborso economico importante negli anni. Inoltre attorno a lui si respira sempre aria di contestazione. Spendere soldi ed essere contestato non piace a nessuno. Io vorrei veramente vedere cosa potrebbe succedere se la tifoseria si schierasse accanto a Sciotto, dandogli un aiuto, dandogli forza. In questa situazione sono convinto che lui farebbe degli sforzi per vedere una squadra ai vertici”.

Mister, sarebbe stato un peccato vedere vanificati tutti gli sforzi fatti in campo con la salvezza rincorsa, sudata e meritata…
“Effettivamente questa salvezza, rispetto all’anno precedente, ha del miracoloso. Siamo partiti con meno gare a disposizione, meno punti e una situazione molto più drammatica. E addirittura abbiamo anche sfiorato e sognato la salvezza senza play out, che era impensabile a gennaio. L’importante era raggiungere l’obiettivo e ci siamo riusciti. Il plauso va alla società, al dottor Sciotto e ai giocatori che sono stati encomiabili”.

Intanto risolto il nodo iscrizione si continua a parlare di cessione del club. Secondo lei non ci sono i presupposti perché Sciotto decida di continuare e rilanciare il progetto?
“Credo che se ci fosse stato qualcuno che voleva prendere il Messina ha avuto tutto il tempo necessario per poterlo fare. Se non lo ha fatto è perché non ha le forze economiche, oppure perché cercava pubblicità. Non conosco le dinamiche e non mi permetto di sindacare, però i soggetti interessati hanno avuto più di un mese di tempo per portare a termine l’operazione. E alla fine, se non fosse stato per l’ennesimo sforzo di Sciotto, Messina sarebbe rimasta senza calcio”.

Sforzo di Sciotto che è un atto d’amore vero e proprio. Atto d’amore come quello che l’ha riportata per la seconda volta sulla panchina del Messina. Come si dice, non c’è due senza tre…
“Io spero di avere la possibilità di cominciare dall’inizio del campionato per vedere cosa si riuscirebbe a fare partendo da inizio stagione. Io credo che Sciotto alla fine continuerà e abbia la volontà di costruire una squadra che possa centrare i play off. Senza scordare che sarà un campionato durissimo, più una B2 che una Serie C, perché ci sono piazze come Catania, Foggia, Pescara, Avellino, Benevento, Crotone, squadre importanti. E sarà un bel campionato. Raggiungere un posto nei play off sarebbe un risultato importantissimo”.

Quindi secondo lei si potrebbe alzare l’asticella?
“Sì, credo proprio di sì”.

E in tal senso ha già avuto contatti con Sciotto o con i potenziali acquirenti per una sua possibile riconferma?
“Non ho sentito nessuno, ho parlato con il presidente Sciotto che era indirizzato a cedere la squadra e ha creduto davvero che ci fosse qualcuno interessato a prenderla. A 48 ore dalla chiusura però si è reso conto che avrebbe dovuto fare ancora tutto lui e ha dovuto far fare le magie al segretario Failla per poter produrre tutti i documenti nei tempi utili. Spero che si dia valore e merito a quello che è stato fatto l’anno scorso, continuando assieme, alzando l’asticella”.

E come si può alzare l’asticella?
“C’è già un gruppo di giocatori da cui ripartire, quello che io dico sempre è che non bisogna smantellare tutto ma correggere le cose che non sono andate bene. E questo può essere un vantaggio anche per un’organizzazione migliore”.

Effettivamente lei a fine stagione parlò di “patrimonio da non disperdere”…
“Sono ancora convinto di quello che ho detto. Iniziare da un gruppo storico che possa trasmettere a chi arriva i sacrifici fatti l’anno prima. Un gruppo che faccia capire quanto è importante indossare la maglia del Messina, sarebbe qualcosa di importante. Indossare questa maglia va fatto col massimo dei sacrifici, col massimo degli sforzi”.

E a lei personalmente sono arrivate altre offerte?
“Beh, devo dire che quest’anno, vista forse anche la seconda salvezza consecutiva, ho avuto la gratificazione di essere cercato da qualche club, sia nel girone A che nel girone B. Il mio cuore però mi porta ad aspettare Messina. E se il Messina deciderà di percorrere altre strade io potrei prendere in considerazione altre situazioni”.

Quindi si aspetta un segnale dal Messina…
“Mi sento legato a questa squadra, a questa città, a questa tifoseria. Vorrei poter dimostrare in campo tutto l’affetto e la stima che ho per questi colori”.

Mister, vuole mandare un messaggio ai tifosi e agli appassionati?
“Io non smetterò mai di ringraziare i tifosi per l’amore e per l’affetto che ci hanno fatto sempre sentire durante l’anno, in casa e fuori casa, senza mai essere polemici o avere eccessive contestazioni nei confronti della squadra. Una tifoseria matura, che ha saputo anche leggere e interpretare i momenti difficili della squadra, standoci sempre più vicina. Partirei dai 7-8mila che erano presenti nell’ultima gara, direi loro di provare e sottolineo provare a stare più vicini a questa società perché in questo momento è l’unica che garantisce il calcio a Messina. E da lì si vedrà se con un’unica mentalità si può raggiungere qualcosa di più. D’altronde i tifosi le hanno provate un po’ tutte, forse manca solo questo tentativo, avvicinarsi il più possibile alla squadra, alla società e tirare fuori il meglio di tutti”.

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Di Noto Luca