Questo stadio non si farà: la società si tira indietro | Questo non faceva parte degli accordi

Periodo decisivo per la costruzione del nuovo stadio di Milano, ma c’è un nodo da sciogliere che vede protagoniste sia Inter che Milan.
Lo stadio San Siro, inaugurato nel 1926, è uno degli stadi più iconici del calcio mondiale. Situato nel quartiere omonimo di Milano, ha ospitato per quasi un secolo le partite casalinghe di Milan e Inter. Nel corso degli anni, ha subito diverse ristrutturazioni per adeguarsi agli standard moderni, ma la sua struttura originaria riflette l’architettura del secolo scorso.
Di fronte a queste sfide, sia il Milan che l’Inter hanno valutato la possibilità di rinnovare il San Siro. Tuttavia, dopo un’analisi approfondita, è emerso che una ristrutturazione completa non sarebbe economicamente sostenibile. Di conseguenza i due club hanno deciso di abbandonare i piani di rinnovo e hanno ripreso in considerazione la costruzione di un nuovo stadio congiunto nella stessa area.
Il progetto prevede l’acquisto delle aree circostanti l’attuale stadio da parte delle società, con l’obiettivo di realizzare una struttura all’avanguardia che possa aumentare le entrate e offrire ai tifosi un’esperienza moderna e confortevole. Questa decisione rappresenta un passo significativo per entrambe le squadre, che mirano a colmare il divario economico con altri top club europei dotati di impianti di ultima generazione.
La costruzione di un nuovo stadio non è priva di sfide. In Italia, i progetti infrastrutturali di questa portata spesso incontrano ostacoli burocratici e politici. Tuttavia, la determinazione di Milan e Inter nel portare avanti questa iniziativa sottolinea l’importanza di dotarsi di infrastrutture moderne per competere ai massimi livelli sia a livello nazionale che internazionale.
Il progetto del nuovo stadio
Il nuovo stadio di Milano sorgerà nell’area di San Siro, adiacente all’attuale impianto. Questo progetto congiunto di Inter e Milan prevede la costruzione di un impianto moderno con una capienza di 71.500 posti a sedere. Il nuovo stadio sarà dotato di parcheggi sotterranei e non avrà più i tradizionali tornelli, migliorando così l’accesso e l’esperienza dei tifosi.
Come riporta “Corriere.it” l’investimento stimato per la realizzazione del nuovo impianto supera il miliardo di euro. Le procedure amministrative e i possibili ricorsi potrebbero influenzare i tempi di costruzione; tuttavia, si prevede che i lavori possano iniziare nel 2027 e concludersi entro il 2030. Una volta completato il nuovo stadio, è prevista la parziale demolizione del Meazza, mantenendo alcune strutture storiche come il secondo anello.

Un importante nodo da sciogliere
Secondo quanto riportato dal “Il Corriere della Sera”, le trattative tra il Comune di Milano e le proprietà di Inter e Milan, rispettivamente Oaktree e RedBird, per la costruzione del nuovo stadio sono attualmente in fase di stallo. La causa principale del disaccordo riguarda una clausola proposta dal Comune che prevede, in caso di ritiro di uno dei due club dal progetto, la possibilità per l’altro di portare avanti autonomamente l’operazione.
Questa clausola è stata accolta con riserve dalle due società, poiché implica che, qualora uno dei club decidesse di abbandonare il progetto, l’altro sarebbe obbligato a proseguirlo da solo. La mancanza di un accordo su questo punto cruciale sta rallentando l’avanzamento delle trattative, rendendo incerto il futuro del nuovo stadio milanese.