Pulvirenti: ‘’Mi piacerebbe essere di nuovo presidente del Catania. Disposto a cedere il club, chiedo scusa…’’

Dopo due anni è tornato a parlare pubblicamente. Ci riferiamo ad Antonino Pulvirenti, ex presidente del Catania, che è intervenuto in conferenza. Queste le principali tematiche trattate.

PASSO INDIETRO: “L’ultima volta che ho tenuto una conferenza ho detto che avrei venduto la società ma anche che avrei fatto di tutto per tenerla in vita. Non si è verificata la cessione, ma anche se in C il Catania è ancora vivo. Ho deciso di parlare oggi perché la scorsa settimana si è concluso l’iter di ristrutturazione del debito di Finaria con la trasmissione di un bond sottoscritto da alcuni investitori internazionali.  Adesso è arrivato il momento di rilanciare le attività, compreso il Catania calcio”.

RITORNO NEL CALCIO CHE CONTA: “Questa stagione penso sia quella giusta per tornare in Serie B. Se l’aspetto giuridico me lo permetterà, vorrei tornare ad essere presidente”.

DISAGIO: “Non so se in futuro sarò anch’io il proprietario. Ho fatto un grosso errore in passato, ho difficoltà anche ad andare al Massimino perché sono consapevole che ho fatto del male e me lo porto dentro. Voglio che il Catania arrivi in B e poi anche in A, solo in quel momento potrò dire di essermi riscattato, ma in parte”.  

SCUSE: “Ho fatto delle dichiarazioni a Sky riguardo alle vicende della morte di Raciti, ho sempre difeso il rapporto con la tifoseria ma ho detto una frase infelice. Chiedo scusa per questa frase, non era il mio pensiero ma l’ho detta e chiedo davvero scusa”.

POST ‘TRENI DEL GOL’: “Ho cercato in silenzio di rimediare, facendo di tutto subito dopo i ‘Treni del Gol”. Avevo delle risorse all’estero, ho preso questi soldi e li ho portati qui per iscrivere la squadra. La volontà di salvare il Catania c’è sempre stata”.

MONDO DEL CALCIO: “Dopo lo scandalo non ho più sentito nessuno. Qualcuno mi ha girato qualche saluto, ma nulla di più. L’unico che mi ha telefonato è l’ex presidente del Parma Ghirardi, un altro come me caduto in disgrazia”.

PROCESSO ‘TRENI DEL GOL’: “Credo di essere stato truffato, ma la colpa è mia. Siamo stati giudicati col massimo della pena, dal punto di vista sportivo. Hanno assolto Arbotti, sulla carta la persona che avrebbe dovuto chiudere gli accordi, con lo stesso articolo che ha condannato il Catania alla retrocessione”.

GALLIANI E LOTITO: “Grazie a Cosentino il Catania poteva entrare nel giro del fondo Doyen, lo stesso con cui lavorano le grandi squadre della Liga. A Taormina abbiamo incontrato il presidente della Doyen con Galliani e Lotito. Forse mi sono illuso di poterci entrare grazie a Cosentino, ma quel mondo non è nella nostra realtà”.     

CESSIONE CLUB: “Se arrivasse il cinese di turno io mi farei da parte. Attualmente sono il proprietario, non posso evitare di esserci. Ciò non toglie che potrei cedere il club anche tra 5 minuti, ormai la società vive di luce propria”.

MURALES: “Probabilmente potevamo starci sia io che Lo Monaco. Soprattutto il direttore non c’entra nulla con lo scandalo, ma resterà nella storia ciò che abbiamo fatto ad ogni modo”. 

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Dario Li Vigni