Prima espelle il giocatore, poi viene accerchiato: decisione cambiata | Minacciato in campo

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Cartellino rosso (LaPresse) www.goalsicilia.it

Succede di tutto durante la partita, il direttore di gara torna indietro sulla sua decisione e le squadre esplodono di rabbia.

Le partite di calcio segnate da decisioni arbitrali controverse sono spesso fonte di accesi dibattiti tra tifosi, esperti e giocatori. Uno degli episodi più discussi è stato il famoso gol fantasma di Geoff Hurst nella finale dei Mondiali del 1966, quando l’Inghilterra vinse contro la Germania Ovest. La palla colpì la traversa e rimbalzò vicino alla linea di porta, ma l’arbitro convalidò il gol nonostante le proteste tedesche. Più recentemente, durante un derby tra Chelsea e Tottenham nel 2012, venne assegnato un gol a Juan Mata nonostante la palla non fosse mai entrata in porta. Anche nel 2019, durante un match tra Manchester City e Tottenham in Champions League, un fallo di mano dubbio di Fernando Llorente fu giudicato regolare grazie al VAR, causando polemiche.

Gli errori arbitrali non risparmiano neanche le competizioni nazionali. Nel 1998, in Serie A, un gol di Bierhoff in Udinese-Parma fu annullato per un fuorigioco inesistente. Nel 2010, l’Inter si trovò al centro di una controversia contro la Sampdoria, quando furono espulsi due giocatori blucerchiati in modo discutibile, favorendo i nerazzurri. Ancora più clamoroso fu il rigore inesistente assegnato al Milan contro la Juventus nel 2012, quando la partita terminò tra polemiche feroci su un arbitraggio ritenuto parziale.

Le competizioni internazionali sono altrettanto segnate da episodi simili. Ai Mondiali del 2010, il gol di Lampard contro la Germania, chiaramente oltre la linea, non venne convalidato. In Copa América 2019, un presunto fallo di Dani Alves su Sergio Agüero fu ignorato dall’arbitro, portando al gol del Brasile. Nel 2002, durante la semifinale tra Corea del Sud e Spagna, due reti valide furono annullate agli spagnoli, generando sospetti di favoritismi arbitrali.

Anche la tecnologia non ha eliminato del tutto le polemiche. Nel 2022, un gol di Mbappé in Nations League contro la Spagna fu assegnato nonostante un fuorigioco dubbio. Nel 2023, un rigore dato al Napoli contro la Roma scatenò discussioni sul ruolo del VAR. Infine, in una partita di Premier League tra Liverpool e Arsenal, un fallo di mano evidente fu ignorato, riaccendendo il dibattito sulla necessità di maggiore trasparenza arbitrale.

Rigore fischiato e poi tolto ma non c’è il VAR

Siamo nel Lazio, campionato di Eccellenza, si sta giocando la sfida tra Romulea e Aurelia Antica Aurelio, il punteggio è di 1-1 e siamo a circa 20 minuti dalla fine. L’arbitro sventola in faccia ad un calciatore ospite il cartellino rosso e la squadra esplode in una pesante contestazione.

I giocatori dell’Aurelia Antica Aurelio accerchiano arbitro e assistenti protestando per quasi cinque minuti. Non ci sono ulteriori provvedimenti, gli animi vengono sedati e il fischietto assegna un rigore al Romulea. Riparte la protesta vibrante, al termine della quale il direttore di gara cambia la propria decisione, assegnando un fallo in favore della squadra ospite.

Arbitro palla (LaPresse) www.goalsicilia.it

Il ricorso, chiesta la ripetizione della partita

La gara tra Romulea e Aurelia Antico Aurelia prosegue senza ulteriori intoppi e terminerà 1-1, ma la società presenta ricorso al Giudice Sportivo chiedendo la ripetizione della stessa considerando quello dell’arbitro un errore tecnico.

Il Giudice Sportivo nel classico comunicato di metà settimane delibera il respingimento della società Romulea convalidando il risultato di 1-1 con cui si è conclusa regolarmente la partita al termine dei 90 minuti.