Pres. Tre Pini/Matese a GS.it: “Faccio chiarezza su nostra situazione, ammissione in Serie D, Canicattì…”
“Il Canicattì è in D perché il Tre Pini rinuncia” anzi no “Il Tre Pini non rinunc
“Il Canicattì è in D perché il Tre Pini rinuncia” anzi no “Il Tre Pini non rinuncia” o forse sì. Negli ultimi giorni ne abbiamo sentite di tutti i colori, per questo abbiamo deciso di fare chiarezza con Marcellino Pepe, presidente del Tre Pini nonché vicepresidente del nuovo club Fc Matese. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.
Presidente, la situazione è ingarbugliata. Fc Matese ha già una matricola federale?
“No, ma in realtà sì. Mi spiego meglio. All’inizio si era parlato di fusione tra Vairano e Tre Pini, ma di fatto non lo è stata. Il succo è che il Vairano, attraverso un atto statutario che deve essere comunque ancora formalizzato, ha cambiato nome e sede con il subentro dei soci del Tre Pini”.
Di fatto allora non è una vera e propria fusione, ma voi del Tre Pini siete confluiti, mi passi il termine, nel Vairano che cambierà denominazione in Fc Matese…
“Esattamente, giustissimo”.
Entro nel nocciolo della questione: il Tre Pini dunque esiste ancora…
“Sì, esiste. Siamo in attesa di questa ufficialità da parte della LND che vedrebbe il Tre Pini tra le migliori seconde dei campionato di Eccellenza ammesse in Serie D. So bene che a Canicattì c’è fermento, e lo capisco, ma al momento non posso dare una risposta certa”.
Cosa può succedere?
“Noi siamo della provincia di Caserta e capisce bene che potremmo far contenta qualche altra piazza della zona che ci sta chiedendo informazioni, perché solo nella provincia casertana potrebbe spostarsi il club per regolamento. Di fatto succederebbe quanto abbiamo fatto noi con il Fc Matese: i soci del club in questione confluirebbero nel Tre Pini per poi fare un cambio di denominazione e sede”.
Ci sono trattative ben avviate?
“In corso, ma niente di concluso. Il Tre Pini ha un titolo che ha quasi 20 anni, ha vinto due campionati, una finale di Coppa e di conseguenza ha accumulato un punteggio Figc notevole. È chiaro che non lo diamo al primo che arriva, abbiamo buttato il sangue in questo club come si usa dire, ci teniamo parecchio”.
Capisce bene che a Canicattì l’attesa è spasmodica…
“Mi rendo conto e li capisco, ma ad oggi non posso dare certezze. Sinceramente mi auguro che a prescindere dalla situazione del Tre Pini, vista la moria di club che mi aspetto in D, il Canicattì possa essere quantomeno ripescato”.
La vostra decisione potrebbe arrivare nel giro di 48/72 ore?
“Possibilmente sì, ma non sappiamo ancora dare una risposta certa in questo momento”.
C’è la possibilità che non si trovi un accordo con altri club. A quel punto che succede al Tre Pini?
“Sicuramente non faremo una seconda squadra e allo stesso tempo non torneremo sui nostri passi visto che abbiamo sposato il progetto Fc Matese”.
La sua sensazione qual è?
“Me la costruisco sulla base delle tante telefonate che ricevo da due settimane, sia io che alcuni soci. Dobbiamo comunque risolvere dei problemi nostri interni risalenti alla scorsa stagione, quindi anche il disimpegno dal Tre Pini non è così immediato come può sembrare. Poi ripeto, per noi è come un figlio, ma parliamoci chiaro di richieste ne sono arrivate”.
Possiamo fare qualche nome?
“No, però per esempio le posso dire che nella provincia casertana c’è una piazza molto importante che è interessata e ci ha anche offerto una partnership futura. Sottolineo però che valuteremo bene il tutto, perché non vogliamo dare il Tre Pini in mani che non hanno un progetto, piuttosto decidiamo di non fare nulla. Sinceramente non abbiamo fretta di prendere una decisione, sarà cruciale la prossima settimana”.
Però c’è la possibilità che questa decisione non arrivi entro la prossima settimana, quindi entro il famoso comunicato della LND?
“Beh, non posso escluderlo. Anche perché c’è stata la proroga del termine per fare i cambi di denominazione e sede. Prima era il 20 giugno, adesso il 20 luglio…”.
Quindi una possibilità è che il Tre Pini viene ammesso in D, i “nuovi soci” subentrano pure per esempio il 19 luglio e il cambio di denominazione e sede entro il 20 cioè tra un mese…
“Potrebbe essere una possibilità, purtroppo questo non posso escluderlo”.