Antonio Russo, presidente della Leonfortese, con rammarico ha spiegato:
“L’avvio del ritiro doveva essere un momento di entusiasmo e serenità ma non è così. La nota e triste vicenda che riguarda il campo sportivo di Leonforte ha rovinato tutto. I dirigenti meritano un plauso, quello che stanno facendo meriterebbe una beatificazione come avverrebbe in qualsiasi altro posto, qua è tutto inosservato. Adesso siamo costretti ad allenarci nel rudere “Caruso”.
Siamo delusi da chi amministra Leonforte dal 2009 ad oggi, tutta la politica, sia chi ha governato che chi era in opposizione. L’amministratore non ha notato che il campo sta cadendo a pezzi, che ci sono opere edilizie abusive, bagni impraticabili. La Leonfortese pagava 250 euro a partita, mentre la convenzione prevedeva 116, il concessionario ci ha imposto questo altrimenti non avremmo potuto giocare.
A differenza delle scorse stagioni, quando speravamo che prima o poi avremmo giocato sul nostro campo, quest’anno non c’è manco la speranza. Al danno economico si stanno aggiungendo danni morali e di immagine. Fino ai primi luglio molti comuni ci hanno chiesto il club, ma ho rifiutato e me ne sono pentito.
Non ci sentiamo più una squadra che deve rappresentare Leonforte, per senso di rispetto verso i comuni che ci ospiteranno, la Leonfortese non esisterà più. Anche se federalmente non si può più cambiare, da ora in poi ci chiameremo Centro Sicilia Football Club. Dalla nostra bocca il nome Leonfortese non esisterà più”.