Pohjanpalo, il nuovo idolo di Palermo: «Il club con me è stato chiaro, dobbiamo andare in Serie A»

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Joel Pohjanpalo Foto: xd6/ITalpress –
(ITALPRESS)

Quattro gol in cinque partite e un impatto immediato sulla squadra: Joel Pohjanpalo è già un punto di riferimento per il Palermo e i suoi tifosi. Il bomber finlandese, arrivato a stagione in corso, si è imposto grazie alla sua esperienza e al suo istinto da goleador, diventando in poche settimane un idolo della piazza rosanero.

In un’intervista rilasciata a Fabrizio Vitale per La Gazzetta dello Sport, Pohjanpalo ha raccontato il suo approccio con la città, il rapporto con la squadra e gli obiettivi stagionali.

L’impatto con Palermo e la scelta di vestire il rosanero
L’attaccante ha rivelato che l’accoglienza ricevuta dai tifosi, già ai tempi in cui vestiva la maglia del Venezia, ha avuto un peso nella sua decisione di trasferirsi in Sicilia.

«Ci ho pensato. Ottenere una standing ovation da avversario è l’emozione più bella per chi fa qualsiasi sport. È qualcosa di sano che va al di là della rivalità e Palermo me l’ha trasmesso».

Non è stato però semplice inserirsi subito in una squadra già avviata.

«Non è facile arrivare a stagione in corso, le aspettative erano alte. Ho cercato di fare del mio meglio e spero di continuare così».

L’intesa con Brunori e gli obiettivi personali
Tra i temi affrontati nell’intervista, Pohjanpalo ha parlato anche del suo rapporto con Matteo Brunori, sottolineando come tra i due ci sia stata subito una buona intesa.

«Lui mi ha ceduto il rigore col Mantova, io ho fatto lo stesso con Gytkjaer a Venezia. Credo sia importante per favorire l’inserimento di un attaccante. Ringrazio Matteo».

Il finlandese, che lo scorso anno ha segnato 22 gol con il Venezia, ha ammesso di avere sempre nel mirino la doppia cifra, pur sapendo che arrivando a campionato in corso l’obiettivo sia più complesso.

«Penso sempre alla doppia cifra a inizio stagione. A campionato in corso è diverso, ma il mio obiettivo è sempre segnare».

Il Palermo e il sogno Serie A
L’ottavo posto attuale autorizza a credere nei playoff, ma Pohjanpalo sa bene che la post-season è un campionato a parte.

«Più in alto arriviamo meglio è. Però i playoff sono un altro torneo e si giocano con la testa. A Venezia, anche se avvantaggiati dal terzo posto, potevamo essere condizionati dall’aver fallito la promozione diretta, invece non ce n’è stato per nessuno. Tutto è possibile, terzi o ottavi sarà la mentalità a fare la differenza».

L’attaccante ha poi svelato di aver trovato nel Palermo un club ambizioso e con idee chiare.

«Avrò 34 anni quando scadrà il contratto, mi immagino in Serie A. Il club ci vuole arrivare il prima possibile e la chiarezza con cui me l’ha detto mi ha conquistato. In genere, in Italia si tende a nascondere gli obiettivi».

La vita a Palermo e il rapporto con la città
Oltre al calcio, Pohjanpalo si è detto entusiasta della vita in Sicilia.

«Mia moglie è felicissima. Vivere in quest’isola è da sogno e se la famiglia sta bene tutto si riflette sul tuo lavoro».

Ha scelto di vivere in centro per restare vicino ai tifosi e immergersi nella quotidianità palermitana.

«Mi è sempre piaciuto stare in città, vicino alla gente. Mi piace questo legame, qualcosa che si è perso nel calcio. Se le cose vanno male non mi nascondo».

E sulla possibilità di festeggiare un’eventuale promozione con una birra in campo, come già successo a Venezia.

«A Venezia era facile, il bar è a due passi dal campo, qui lo faccio nello spogliatoio quando vinciamo. Se andiamo in A sarà bello bersi una birra in campo e godersi il panorama».

Con l’obiettivo ben chiaro nella testa e il sostegno della tifoseria, Joel Pohjanpalo è pronto a trascinare il Palermo nella corsa alla Serie A.